Il Nord Sardegna inaugura la stagione turistica 2024 con un’impronta di dinamismo e resilienza, superando i risultati dell’anno precedente e delineando un percorso di crescita sostenibile. I dati preliminari relativi all’occupazione ricettiva, con un incremento del 64,35% contro il 62,36% del 2023, testimoniano un’efficace risposta alle sfide del mercato e l’efficacia delle strategie implementate dagli operatori del settore.”Questi primi segnali di maggio ci incoraggiano e confermano la validità del nostro approccio”, dichiara Stefano Visconti, presidente di Federalberghi Nord Sardegna, sottolineando come l’aumento dell’occupazione non sia un mero dato statistico, ma il risultato di un impegno collettivo volto a valorizzare il territorio e a rispondere alle mutate esigenze dei viaggiatori.Alghero, fulcro indiscusso dell’area, consolida il suo ruolo di motore turistico, mantenendo livelli di affluenza significativamente superiori alla media provinciale, con un tasso di occupazione che si attesta al 69,36%, in lieve crescita rispetto al 2023. La città, grazie a un calendario ricco di eventi culturali e manifestazioni, continua ad esercitare un forte appeal, attirando un flusso costante di visitatori.Tuttavia, la crescita non è confinata ad Alghero. L’intera provincia del Nord Sardegna registra un andamento positivo, con un aumento dell’occupazione che, pur partendo da una base più contenuta, segna un incremento tangibile. Questa crescita diffusa riflette una maggiore consapevolezza del potenziale turistico dell’intera area, al di là delle tradizionali località balneari.L’aumento dei traffici aerei, fattore cruciale per l’accessibilità del territorio, contribuisce senza dubbio a questa tendenza positiva, ma non è l’unico elemento in gioco. La qualità dell’offerta turistica si configura come un elemento differenziante, in grado di attrarre un pubblico più ampio e diversificato. Eventi di richiamo come la Cavalcata Sarda di Sassari, ad esempio, ampliano l’orizzonte dell’offerta, incentivando un turismo culturale e di esperienza che va oltre la semplice fruizione del mare.Un’altra area di sviluppo strategico si rivela il turismo congressuale e delle riunioni, un segmento che, se opportunamente sviluppato, potrebbe contribuire a mitigare la stagionalità e a prolungare la durata della stagione turistica. “Il potenziale è enorme,” afferma Visconti, “ma per sfruttarlo al meglio è necessario investire in infrastrutture e servizi dedicati, in grado di trasformare questa opportunità in un flusso costante di visitatori business e leisure.” Questo implica un impegno congiunto tra istituzioni, operatori economici e comunità locali per creare un ambiente accogliente e funzionale, capace di soddisfare le esigenze di un target sempre più esigente e informato. In sintesi, il Nord Sardegna punta a un turismo più consapevole, diversificato e sostenibile, capace di valorizzare il patrimonio naturale e culturale del territorio e di generare benefici economici e sociali duraturi.
Nord Sardegna: Turismo in crescita, dati record e nuove strategie
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