La Cantina Santa Maria La Palma, pilastro dell’economia e dell’identità algherese, ha eletto Renzo Peretto alla presidenza, segnando un passaggio generazionale intriso di continuità e proiettato verso l’innovazione.
L’assemblea dei soci, con una chiara visione strategica, ha confermato il consiglio d’amministrazione esistente, ribadendo la fiducia in una squadra consolidata: Gabriele Bardino, Francesco Pinna, Gianfranca Pirisi – riconfermata nel ruolo cruciale di vice presidente – Salvatore Serra e Daniele Zapelloni, arricchendo il gruppo con le nuove energie di Riccardo Carboni e, naturalmente, del presidente Peretto.
La nomina di Peretto rappresenta non solo un cambio di vertice, ma l’iniezione di una competenza di respiro nazionale.
Figura di spicco nel panorama enologico italiano, Peretto vanta una conoscenza approfondita e poliedrica del settore vitivinicolo sardo, maturata in anni di esperienza sul campo e affinata da un percorso formativo di eccellenza.
Il Master internazionale in Viticoltura ed Enologia conseguito nel 2002 ha gettato le basi per una solida comprensione dei processi enologici, mentre il riconoscimento accademico e, più recentemente, il titolo di Ambasciatore emerito delle Città del Vino, testimoniano il suo ruolo di promotore e custode della tradizione viticola italiana.
Peretto, assumendo la guida della Cantina, ha espresso con chiarezza le sue priorità: “Santa Maria La Palma è un patrimonio imprescindibile per la nostra comunità, un’eredità che ci sentiamo in dovere di preservare e valorizzare.
Il nostro impegno si concentrerà sulla promozione del territorio, sull’elevazione della qualità dei nostri vini e, soprattutto, sull’ascolto e il supporto dei nostri soci, il cuore pulsante della cooperativa.
“La Cantina Santa Maria La Palma, nata nel 1959, incarna l’evoluzione di un territorio e di una comunità.
Da oltre sei decenni, si distingue come una delle aziende vitivinicole più significative della Sardegna, espressione di un modello cooperativo di successo.
La forza della Cantina risiede nella sua solida base sociale, composta da oltre trecento soci conferitori, che contribuiscono con un patrimonio vitato di oltre ottocento ettari.
Questi vigneti, curati con passione e dedizione, danno vita a vini che rappresentano autenticamente il terroir algherese, vini che si distinguono per la loro tipicità e per la loro capacità di narrare storie di terra, di tradizione e di innovazione.
Il futuro del vino sardo, Peretto lo ha chiarito, si costruisce valorizzando questa eredità, investendo nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti, ma soprattutto, mantenendo saldi i valori di cooperazione e di rispetto per l’ambiente.







