mercoledì 10 Settembre 2025
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Saccaia, Olbia: Zona Industriale Paralizzata, Urgente Soluzione.

L’accesso alla zona industriale di Cala Saccaia, fulcro economico di Olbia e cuore pulsante per centinaia di attività commerciali, artigianali e nautiche, si sta configurando come una vera e propria criticità infrastrutturale, con impatti significativi sulla qualità della vita dei lavoratori, dei residenti e dei flussi turistici.

La congestione stradale, ormai cronica, non è più un semplice disagio, ma un freno alla competitività del territorio e un fattore di frustrazione palpabile tra gli operatori economici.
Le attuali infrastrutture, costituite dal cavalcaferrovia di via dei Lidi, dagli svincoli sulla statale 125 e dalla circonvallazione esterna, si sono rivelate insufficienti a gestire il volume crescente di traffico, un fenomeno accentuato dalla forte stagionalità turistica e dalla crescente importanza strategica della zona industriale.
Questo collasso infrastrutturale non si limita a ritardi e disagi quotidiani; incide negativamente sull’efficienza logistica delle imprese, aumenta i costi operativi e contribuisce all’inquinamento atmosferico.
Confartigianato Gallura, voce autorevole del tessuto imprenditoriale locale, ha lanciato un appello urgente e circostanziato alle istituzioni – Comune di Olbia, Ferrovie dello Stato e Consorzio Industriale Cipnes – sollecitando un intervento risolutivo: la creazione di un collegamento stradale diretto tra la zona industriale e l’arteria principale di viale Aldo Moro.
Questa nuova bretella, pensata per attraversare la linea ferroviaria Olbia-Golfo Aranci, rappresenterebbe una soluzione radicale per decongestionare le attuali vie di accesso, alleggerire il carico sul cavalcaferrovia, ridurre i tempi di percorrenza e garantire un accesso più sicuro e funzionale alla zona industriale.
La realizzazione di tale infrastruttura non è solo una questione di viabilità, ma una priorità strategica per lo sviluppo economico del territorio.

La prolungata inefficienza del sistema di trasporto attuale compromette la capacità delle imprese di competere a livello nazionale ed internazionale, erodendo la loro attrattività e ostacolando la creazione di nuovi posti di lavoro.
La questione non è più rinviabile: l’inerzia comporta una perdita di risorse, opportunità e benessere collettivo.
Giacomino Maludrottu, artigiano fabbro da oltre trent’anni nella zona industriale, e Simone Ballo, imprenditore del settore gas e impianti, incarnano la voce della comunità imprenditoriale, esprimendo la frustrazione e l’urgenza di un cambiamento.

La loro testimonianza diretta sottolinea l’importanza di una visione politica lungimirante, capace di superare le logiche di breve termine e di investire nel futuro del territorio.

È imperativo che le istituzioni si assumano la responsabilità di affrontare questa emergenza con determinazione, promuovendo un dialogo costruttivo e coordinando gli sforzi necessari per tradurre questa proposta in realtà, ponendo la sua realizzazione al vertice delle priorità strategiche.
L’attesa di ulteriori anni di promesse, mentre la città si paralizza, è inaccettabile.

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