Sabato si aprono ufficialmente i saldi estivi in Sardegna, un momento cruciale per il commercio locale che si preannuncia leggermente più florido rispetto al 2023. Le proiezioni di Confcommercio Sud Sardegna delineano un giro d’affari nel Sud dell’isola stimato in circa 26,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 25 milioni dello scorso anno. Questo incremento è legato a un potenziale di spesa per famiglia pari a 157 euro, un lieve aumento rispetto ai 154 euro registrati nel 2023.Considerando una media di 2,1 persone per nucleo familiare, si stima che ogni sardo spenderà in media 75 euro durante i saldi, un valore superiore ai 70 euro dell’anno precedente. Un numero significativo di famiglie, circa 168.000, si prevede parteciperà attivamente ai saldi, sfruttando le opportunità offerte.L’aumento previsto è attribuibile in gran parte alla graduale stabilizzazione del contesto economico e alla conseguente diminuzione dell’inflazione, che ha contribuito a migliorare il potere d’acquisto delle famiglie sarde. Giuseppe Scura, direttore di Confcommercio Sud Sardegna, sottolinea come questa tendenza positiva possa portare a una stagione saldi più dinamica rispetto agli anni recenti, segnati da incertezze economiche.Per garantire un’esperienza di acquisto sicura e trasparente, la Federazione Moda Italia e Confcommercio hanno redatto una serie di raccomandazioni destinate sia agli operatori commerciali che ai consumatori. Un punto chiave riguarda la possibilità di effettuare resi: la politica di cambio è generalmente a discrezione del negoziante, a meno che il prodotto non presenti difetti di conformità o danneggiamenti. In tali casi, il commerciante è obbligato a provvedere alla riparazione, alla sostituzione, o, in alternativa, a offrire una riduzione del prezzo o il rimborso. È importante che il consumatore comunichi il difetto entro due mesi dalla scoperta.Inoltre, i capi offerti in saldo devono necessariamente rispondere a criteri di stagionalità o di moda, elementi che ne determinano la rapida obsolescenza e la necessità di una vendita tempestiva. La normativa impone inoltre la chiara indicazione del prezzo originario, dell’entità dello sconto applicato e del prezzo finale, al fine di fornire ai consumatori tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole e informata. La trasparenza, in questo contesto, si configura come un fattore cruciale per consolidare la fiducia tra commercianti e acquirenti, stimolando un commercio sano e sostenibile. La corretta applicazione di queste regole contribuisce a un ambiente di acquisti più sereno e tutelato per tutti.
Saldi estivi in Sardegna: Confcommercio stima +26,5 milioni
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