Un nuovo modello di sviluppo territoriale prende forma in Sardegna, un’alleanza strategica tra agricoltura e ristorazione che mira a ridefinire il concetto di filiera agroalimentare e a rafforzare l’identità del territorio. L’iniziativa, promossa da Coldiretti Cagliari e Fipe Confcommercio Sud Sardegna, si concretizza con un evento simbolico presso il rinomato ristorante Grotta Marcello, a Cagliari, e si apre con la valorizzazione della birra artigianale “Bionda Sarda”, espressione di un’eccellenza brassicola interamente sarda.Questo non è semplicemente un lancio di prodotto, ma un atto programmatico che intende ricostruire un legame spezzato, un circuito virtuoso in cui il prodotto della terra incontra la tavola, preservando la freschezza, la qualità e la storia che lo contraddistinguono. L’obiettivo è creare un percorso stabile, trasparente e sostenibile, che garantisca ai consumatori, sia locali che turisti, l’opportunità di assaporare autentici prodotti del territorio, direttamente dal produttore.”Bionda Sarda” rappresenta un primo tassello di questa visione, un esempio emblematico di come la collaborazione tra agricoltori e birrai artigianali possa generare valore aggiunto per l’intera filiera. Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulla necessità di recuperare un approccio più consapevole e responsabile nei confronti della produzione agroalimentare. Il boom economico degli ultimi decenni, pur avendo portato indubbi vantaggi, ha spesso determinato una dispersione di questa visione, privilegiando spesso fonti di approvvigionamento esterne a scapito delle risorse locali e delle tradizioni agricole.“Questa giornata è un momento cruciale per presentare ai ristoratori l’eccellenza della ‘Bionda Sarda’ e raccontare il lavoro che abbiamo svolto per creare una filiera totalmente sarda, dal campo alla birra,” afferma Giorgio Demurtas, presidente di Coldiretti Cagliari. “Si tratta di un primo passo concreto verso la chiusura della filiera e la garanzia che il prodotto raggiunga la tavola dei nostri ristoranti.”Giuseppe Casu, direttore di Coldiretti Cagliari, sottolinea la centralità del rapporto instaurato con Fipe: “La presentazione della birra è un’occasione significativa, ma il vero valore risiede nel consolidamento di un rapporto che punta a un collegamento diretto tra produzioni primarie e ristorazione. Un percorso complesso, certo, che richiederà sperimentazione, ma assolutamente necessario.”Emanuele Frongia, presidente Fipe Confcommercio Sud Sardegna, ne evidenzia la portata etica e sociale: “Suggelliamo oggi un patto tra chi lavora la terra e chi porta i suoi frutti in tavola. Un concetto semplice, ma che se sviluppato fino in fondo diventa la chiave per comprendere cosa significhi davvero ‘filiera’. Dobbiamo ritrovare la responsabilità sociale che si è un po’ persa, riscoprendo il valore di una scelta consapevole dietro ogni prodotto che offriamo.”L’iniziativa non si limita alla valorizzazione della birra artigianale, ma mira a estendersi a tutte le eccellenze agroalimentari sarde, creando un sistema integrato che promuova la sostenibilità ambientale, la tutela del paesaggio e la valorizzazione delle tradizioni locali. Si tratta di un modello di sviluppo che guarda al futuro, mettendo al centro la qualità, la trasparenza e la responsabilità sociale.
Sardegna: Agricoltura e Ristorazione si Uniscono per una Nuova Filiera
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