venerdì 1 Agosto 2025
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Cagliari

Sardegna Campionessa: Alluminio Riciclato, Un Modello Virtuoso

La Sardegna si distingue come regione virtuosa nel panorama nazionale per quanto riguarda la raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, raggiungendo una percentuale del 77%, un dato significativamente superiore alla media italiana.
Questa performance positiva è particolarmente evidente nel capoluogo di Oristano, dove si registra una resa pro-capite di 1,1 kg per abitante, il valore più elevato dell’intera isola, a testimonianza di un impegno civico e di un’efficace organizzazione locale.

Cagliari, pur mantenendo una media in linea con i livelli nazionali (circa 900 grammi per abitante), conferma l’importanza di un’infrastruttura di raccolta capillare e ben gestita.

Questi risultati, recentemente pubblicati dal Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio (CIAL), sottolineano come la sinergia tra la consapevolezza dei cittadini, l’impegno delle amministrazioni locali e l’operatività del sistema consortile possano generare un impatto positivo e duraturo sulla sostenibilità ambientale.
L’efficacia del modello sardo si manifesta nella copertura totale del territorio comunale di Cagliari e nelle performance eccezionali di Oristano, evidenziando la validità di un approccio integrato e diffuso.
La capacità di gestione dell’isola è supportata da una rete di impianti di selezione strategicamente posizionati a Isili, Santa Giusta, Uta, Sassari e Ozieri, infrastrutture cruciali per il processo di riciclo.
La varietà di oggetti in alluminio presenti nella raccolta differenziata riflette la loro ampia diffusione nella vita quotidiana: lattine per bevande, vaschette per alimenti, bombolette spray, tubetti, fogli sottili, tappi a vite e contenitori per alimenti per animali domestici costituiscono la stragrande maggioranza degli imballaggi raccolti.

È importante sottolineare che, nonostante la presenza di residui alimentari, questi imballaggi, una volta svuotati, sono pienamente riciclabili.

La loro raccolta, spesso integrata con quella di plastica o vetro, varia a seconda delle specifiche direttive imposte dai singoli comuni, riflettendo la necessità di adattare le pratiche di gestione dei rifiuti alle realtà locali.
L’elevata percentuale (oltre il 90%) di alluminio destinato al settore alimentare evidenzia il ruolo chiave di questo materiale nell’industria agroalimentare e l’importanza di un sistema di riciclo efficiente per minimizzare l’impatto ambientale di questo consumo.

Il successo sardo non è solo una questione di numeri, ma un modello di governance e di partecipazione che può essere replicato e adattato ad altri contesti per promuovere un’economia circolare e una maggiore responsabilità ambientale.

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