martedì 30 Settembre 2025
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Sardegna, rivoluzione idrogeno verde: futuro di lavoro e sviluppo.

La Sardegna si proietta verso un futuro energetico rivoluzionario, non come semplice appendice del sistema nazionale, bensì come un ecosistema all’avanguardia per la produzione e l’applicazione dell’idrogeno verde.
Questa visione, delineata durante l’incontro “Treni Verdi: l’idrogeno in corsa” a Mandas, organizzato dalla Uiltrasporti Sardegna e sostenuta da figure chiave come la segretaria generale della Uil Sardegna, Fulvia Murru, e il segretario generale Valerio Mereu, rappresenta un’opportunità senza precedenti per un rilancio economico e sociale profondo.
L’idrogeno, in questo scenario, non è solo una fonte energetica alternativa, ma un catalizzatore per un cambiamento strutturale.

La sua produzione e il suo utilizzo generano un fabbisogno di competenze specialistiche, innescando un ciclo virtuoso di creazione di posti di lavoro qualificati, con particolare attenzione alle nuove generazioni, stimolando l’innovazione e rafforzando il tessuto produttivo locale.

Per i territori segnati da decenni di declino industriale, l’idrogeno si configura come un motore di riconversione, aprendo nuove prospettive di sviluppo sostenibile.
La transizione energetica, tuttavia, non può essere un processo disorganico e unilaterale.

È imperativo che sia accompagnata da una transizione sociale ed occupazionale equa e inclusiva.
La segretaria Murru ha sottolineato con forza la necessità di una “transizione giusta”, che ponga il lavoro al centro e che eviti di lasciare indietro nessuna comunità o lavoratore.

Questo implica un approccio proattivo e partecipativo, che tenga conto delle esigenze e delle preoccupazioni di tutti gli stakeholders.
Il sindacato Uil pone tre pilastri fondamentali per il successo di questa iniziativa: investimenti pubblici e privati con una visione di lungo periodo, il coinvolgimento attivo delle parti sociali – sindacati in primis – nella definizione delle strategie, e politiche integrate che colleghino l’idrogeno a energia, trasporti, industria e lavoro.

La creazione di una regia nazionale e regionale, capace di coordinare e armonizzare le diverse iniziative, è cruciale per evitare frammentazioni e sprechi di risorse.
Si auspica la stipula di un nuovo patto per l’energia e il lavoro, un accordo che coinvolga istituzioni, imprese, lavoratori e comunità locali, e che garantisca che ogni decisione energetica porti benefici tangibili a persone, territori e lavoratori.
L’obiettivo non è quello di trasformare la Sardegna in una mera piattaforma di esportazione energetica, bensì di generare sviluppo locale, diritti e occupazione attraverso la produzione di ogni megawatt prodotto.

Si tratta di un’opportunità unica per ridisegnare il futuro dell’Isola, trasformandola in un modello di sostenibilità e progresso sociale.

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