L’Italia, nel panorama internazionale, si confronta con una dinamica complessa: possiede indubbiamente risorse e competenze distintive, ma mostra una latenza nella capacità di trasformarle in sviluppo sostenibile e inclusivo. Questa situazione si acuisce in regioni come la Sardegna, che, pur con specificità proprie, fatica a recuperare terreno rispetto a modelli più avanzati. L’analisi di Enrico Giovannini, già Ministro delle Infrastrutture e voce autorevole dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ha offerto un quadro lucido durante il Sardinia Sustainability Summit, un’iniziativa promossa dall’Università di Cagliari che ha promosso un profondo dibattito sulla sostenibilità come motore di innovazione e progresso.Le criticità sollevate dalla Commissione Europea, focalizzate sull’accelerazione nelle energie rinnovabili, sulla transizione ecologica e sulla definizione di politiche industriali coerenti, riflettono una sfida strutturale. Giovannini ha sottolineato come l’apparente dicotomia tra competitività e sostenibilità sia in realtà un falso dilemma, come evidenziato dal recente rapporto Asvis. L’investimento in pratiche sostenibili non rappresenta un freno alla crescita economica, bensì un fattore abilitante per un modello di sviluppo più resiliente e duraturo.La Sardegna, in particolare, si trova a un bivio cruciale. Pur non occupando le ultime posizioni in ogni singolo indicatore, presenta tendenze preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda la salute pubblica e, in modo più marcato, la stagnazione nel settore delle energie rinnovabili. Questo stallo, lungi dall’essere un mero dettaglio statistico, rischia di compromettere il potenziale di crescita e l’attrattività del territorio.Fabrizio Pilo, prorettore dell’Università di Cagliari, ha espresso un punto di vista costruttivo, invitando a superare la logica del confronto posizionale e a concentrarsi sull’implementazione di azioni concrete per accelerare la transizione energetica. La Sardegna possiede un patrimonio di risorse naturali e competenze che, se valorizzate con lungimiranza, potrebbero generare benefici economici, ambientali e occupazionali significativi. La chiave per il successo risiede nella capacità di comunicare efficacemente i vantaggi della sostenibilità, coinvolgendo attivamente la popolazione e superando resistenze e pregiudizi.La necessità di una maggiore alfabetizzazione sui temi della sostenibilità è un tema centrale. Non si tratta solo di fornire informazioni tecniche, ma di sviluppare una comprensione profonda delle interconnessioni tra economia, ambiente e società, promuovendo comportamenti responsabili e scelte consapevoli.Il rettore Francesco Mola ha enfatizzato il valore dell’iniziativa, sottolineando la partecipazione di figure di spicco del mondo imprenditoriale e industriale, a testimonianza della crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità come imperativo strategico per il futuro. Il Sardinia Sustainability Summit rappresenta un’occasione per avviare un processo di riflessione e di azione collettiva, orientato a costruire un futuro più prospero e sostenibile per la Sardegna e per l’Italia intera, un futuro in cui le sfide ambientali siano affrontate come opportunità di crescita e di innovazione.
Sardegna: Sostenibilità, Innovazione e il Futuro dell’Italia
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