Un’onda di protesta nell’ARST: l’Orsa TPL denuncia condizioni di lavoro insostenibili e attacchi ai diritti sindacaliLa mobilitazione proclamata da Trasporti Autoferro TPL Sardegna e provinciale di Cagliari apre un nuovo capitolo nelle cronache dei trasporti pubblici sardi. Lo sciopero, della durata di quattro ore, interessa l’ARST, l’azienda regionale trasporti, e si configura come l’esasperazione di anni di negligenza e di un approccio paternalistico che soffoca le istanze dei lavoratori.La segreteria regionale Orsa TPL Sardegna ha messo in luce un quadro desolante, fatto di infrastrutture fatiscenti, depositi periferici in condizioni precarie, locali di riposo inadeguati e una pericolosa assenza di investimenti in sicurezza. A ciò si aggiunge una situazione contrattuale aziendale cristallizzata dal 2009, un paradosso che non tiene conto dell’aumento esponenziale delle responsabilità gravate sulle spalle del personale. Particolarmente critica è la condizione dei lavoratori part-time degli autoservizi, sottoposti a turni estenuanti che compromettono il loro benessere fisico e psicologico.”Abbiamo riscontrato un profondo disagio tra i lavoratori ARST,” dichiara Luigi Melis, della segreteria regionale Orsa TPL Sardegna. “Una delle problematiche, apparentemente banale, ma sintomatica di un sistema più ampio, è la rigida gestione dei cambi turno, una procedura che in tutte le altre aziende di TPL è stata digitalizzata a costi irrisori. L’ARST, invece, continua a gestirla in modo discrezionale, creando disparità e frustrazione.”Marco Cadau, segretario regionale Orsa TPL, traccia un parallelo inquietante con la situazione vissuta con CTM SpA. “Il comportamento dell’ARST richiama da vicino le vicende con CTM, dove il Tribunale di Cagliari ha emesso due sentenze che hanno riconosciuto la natura antisindacale delle pratiche aziendali, obbligando l’azienda a riaprire le trattative negoziali con l’Orsa TPL. Anche qui, ci troviamo di fronte a un atteggiamento che ostacola l’esercizio di diritti costituzionalmente garantiti, un comportamento che appare intenzionale nel tentativo di delegittimare l’azione sindacale.”Cadau esprime un forte appello alle autorità regionali, in particolare all’assessora dei Trasporti Manca, sollecitando un intervento tempestivo per prevenire ulteriori disagi per la cittadinanza e per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori. L’azione sindacale, oltre a rappresentare una rivendicazione salariale e di miglioramento delle condizioni di lavoro, si pone come un monito per l’amministrazione regionale, esortandola ad assumere un ruolo più attivo nella tutela del diritto al lavoro e nella promozione di un modello di trasporto pubblico sostenibile e inclusivo.La mobilitazione si articola con differenti modalità a seconda del settore di appartenenza del personale:* Personale viaggiante del settore automobilistico: sciopero dalle 16:44 alle 20:44.* Personale viaggiante del settore ferroviario: sciopero dalle 18:00 alle 22:00.* Personale del settore metrotramviario di Cagliari: sciopero dalle 18:41 alle 22:41.* Personale del settore metrotramviario di Sassari: sciopero dalle 17:10 alle 21:10.* Personale amministrativo-impianti fissi: sciopero nelle ultime 4 ore del turno.L’azione di oggi è solo l’inizio di un percorso che l’Orsa TPL intende portare avanti con determinazione per ottenere un cambiamento strutturale nell’organizzazione del lavoro e nel rapporto tra azienda e sindacato.
Sciopero ARST: lavoratori in rivolta per diritti negati
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