La Strada Statale 131, arteria vitale per il collegamento tra il Sulcis e il resto della Sardegna, è oggetto di un’opera di risanamento e modernizzazione di portata strategica, che mira a migliorare significativamente la sicurezza, la fluidità del traffico e la resilienza infrastrutturale.
A seguito del completamento della prima fase, che ha visto il rifacimento di circa tre chilometri di pavimentazione drenante sulla carreggiata nord tra Monastir e Nuraminis, il transito a quattro corsie è stato ripristinato in entrambe le direzioni.
L’intervento, integrato nel più ampio progetto di ammodernamento che interessa il tratto tra Monastir e Serrenti, non si è limitato alla sola sostituzione del manto stradale.
La nuova superficie, oltre a garantire una maggiore efficienza nel drenaggio delle acque piovane – un fattore cruciale per la prevenzione di allagamenti e incidenti – è stata accompagnata dalla realizzazione di una segnaletica orizzontale di ultima generazione, ottimizzata per fornire una guida chiara e intuitiva agli utenti della strada.
L’Anas, responsabile dell’opera, prevede di estendere questi interventi, nella stessa configurazione, alla carreggiata opposta, in direzione sud, nel corso del mese di novembre e dicembre.
L’esecuzione sarà condotta in maniera graduale, minimizzando l’impatto sulla circolazione e tenendo conto delle condizioni meteorologiche, in modo da evitare disagi significativi.
Successivamente, la stessa tipologia di lavorazione sarà applicata ad un ulteriore tratto di circa 1,5 chilometri della carreggiata nord, con l’obiettivo di renderlo percorribile entro la conclusione dell’anno.
Il progetto complessivo di ammodernamento, con un investimento stimato di 65 milioni di euro, interessa un tratto di dieci chilometri e rappresenta una sfida ingegneristica di notevole complessità.
L’intervento non si focalizza solo sul rifacimento del manto stradale, ma include anche un’analisi approfondita e un miglioramento della progettazione geometrica, con l’obiettivo di ridurre i punti critici e aumentare la sicurezza.
Vengono presi in considerazione aspetti come la visibilità, la gestione del deflusso delle acque, la barriera di sicurezza e l’adeguamento agli standard europei in materia di infrastrutture stradali.
L’apertura completa al traffico dell’intero tratto modernizzato è attualmente prevista per la primavera del 2026.
Tale data, seppur ambiziosa, tiene conto della complessità dei lavori, che richiedono la gestione di flussi di traffico intensi e la coordinazione di diverse squadre di operai specializzati.
La realizzazione di questa opera, lungamente attesa dalla comunità sarda, si preannuncia come un volano per lo sviluppo economico e turistico del territorio, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a rendere più efficiente il trasporto di merci e persone.








