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giovedì 6 Novembre 2025

Transizione Energetica in Sardegna: Svolta Epocale e Futuro Sostenibile

La transizione energetica sarda rappresenta una tappa cruciale nel percorso nazionale verso un futuro sostenibile, un obiettivo finalmente concretizzato dopo anni di complesse negoziazioni e attese.
La recente approvazione del piano energetico regionale, un atto che sancisce una svolta epocale, testimonia un impegno ritrovato e una visione condivisa tra le istituzioni e gli attori locali.

Come sottolineato dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin durante la convention Energies e Transition High School, ospitata in Sardegna, questa iniziativa pone fine a un contenzioso di lunga data e proietta l’isola in una fase di sviluppo energetico più efficiente e rispettosa dell’ambiente.
L’obiettivo primario è l’abbandono progressivo del carbone, un combustibile fossile che incide negativamente sulla qualità dell’aria, contribuisce all’effetto serra e, non secondariamente, appesantisce le finanze pubbliche a causa dei costi di produzione elevati.

La Sardegna, in questo contesto, si allinea a un modello europeo e globale che privilegia fonti rinnovabili e tecnologie innovative.
La transizione non si limita all’eliminazione del carbone, ma implica una profonda riorganizzazione del sistema energetico insulare.

Si tratta di incentivare la produzione da fonti come l’eolico, il fotovoltaico e, potenzialmente, l’idrogeno verde, sfruttando le peculiarità geografiche e le risorse naturali dell’isola.

Questo approccio favorisce la creazione di nuovi posti di lavoro, stimola l’innovazione e rafforza l’indipendenza energetica della Sardegna.
La convention Energies e Transition High School ha rappresentato un momento di confronto e di condivisione di buone pratiche, coinvolgendo studenti, imprenditori e rappresentanti del mondo accademico.
Il focus è stato posto sull’importanza di formare le nuove generazioni alle competenze necessarie per affrontare le sfide della transizione energetica e per sviluppare soluzioni sostenibili.
L’approvazione del piano energetico sardo segna un passo importante, ma la strada è ancora lunga.

Richiederà investimenti significativi, una forte collaborazione tra pubblico e privato e un costante monitoraggio dei risultati ottenuti.
Tuttavia, l’impegno dimostrato dalle istituzioni e la crescente consapevolezza ambientale della popolazione sarda fanno ben sperare per un futuro energetico più pulito, efficiente e prospero.

La sfida è trasformare questa visione in realtà, garantendo al contempo la coesione sociale e la competitività economica dell’isola.

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