La paralisi legislativa che affligge l’Assemblea Regionale, innescata da profonde divergenze tra le forze politiche che compongono la maggioranza, si è materializzata con particolare acuzie nella delicata questione dell’Egass (Piano di Azzeramento delle Liste d’Attesa Sanitarie).
L’impossibilità di raggiungere il numero legale in Aula ha costretto alla sospensione di una seduta cruciale, riflettendo un clima di crescente tensione che pervade l’organo legislativo.
Questa crisi istituzionale non si limita all’Aula consiliare, ma si estende alla Commissione Sanità, dove i lavori sono stati ulteriormente bloccati.
La mancata partecipazione dell’assessore regionale alla Sanità, attualmente in regime di commissariamento a seguito della rimozione dell’ex titolare, Armando Bartolazzi, ha amplificato il quadro di incertezza e disorganizzazione.
Le ragioni formali di tale assenza, apparentemente una richiesta di rinvio, si intrecciano con le dinamiche politiche sottostanti, evidenziando un conflitto di interessi e priorità tra le diverse componenti della Giunta Todde.
L’opposizione ha prontamente capitalizzato la situazione, trasformando l’imprevisto in un’occasione per denunciare la gestione sanitaria regionale, evidenziando l’inadeguatezza delle scelte politiche attuate.
L’attacco è stato condotto attraverso la mobilitazione degli strumenti procedurali, con i gruppi di minoranza che hanno deliberatamente impedito il raggiungimento del numero legale, frustrando così ogni tentativo di avanzare nella discussione e nell’approvazione di misure urgenti per ridurre i tempi d’attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali critiche.
La questione delle liste d’attesa, lungi dall’essere un mero problema burocratico, rappresenta un sintomo di una più ampia crisi del sistema sanitario regionale.
I dati del Pne (Piano Nazionale di Emergenza) confermano un preoccupante ridimensionamento dei servizi offerti nel 2024 rispetto all’anno precedente, un dato allarmante che riflette una progressiva erosione delle risorse e una gestione strategica inefficiente.
L’esacerbarsi del conflitto politico rischia di compromettere seriamente la capacità della Regione di affrontare una sfida cruciale come quella dell’abbattimento delle liste d’attesa, un impegno che, in precedenza, era stato pubblicamente assunto con la promessa di una gestione trasparente e responsabile.
La situazione attuale mette a rischio la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario regionale e richiede un urgente cambio di rotta, basato sul dialogo costruttivo, la condivisione delle responsabilità e la priorità assoluta del benessere della comunità.
La credibilità della governance regionale è messa a dura prova, e la capacità di trovare soluzioni concrete per risolvere le criticità esistenti rappresenta una sfida imprescindibile per il futuro del sistema sanitario.






