Eurallumina al centro: il Consiglio Regionale affronta temi cruciali.

Il Consiglio Regionale si appresta ad affrontare una sessione di dicembre densa di implicazioni socio-economiche e politiche, incentrata primariamente sulla delicata situazione di Eurallumina a Portovesme, ma con un ordine del giorno che tocca temi di cruciale importanza per il tessuto regionale.
La Conferenza dei capigruppo, presieduta da Piero Comandini, ha designato martedì 9 dicembre alle 15:30 la data della seduta, riconoscendo la priorità della questione Eurallumina, che sarà affrontata tramite la Risoluzione n. 6, elaborata dalla Quinta Commissione Industria sotto la guida di Antonio Solinas (Pd).
La Risoluzione non si limita a una mera presa di posizione; essa configura un impegno formale da parte della Giunta Todde a fornire un supporto incondizionato e a tutelare i lavoratori coinvolti.

Si tratta di un intervento complesso che richiede un’azione sinergica tra Regione, Governo nazionale e tutti gli stakeholder interessati.
L’obiettivo primario è la stabilizzazione finanziaria dell’azienda, contrastando il rischio di liquidazione e preservando un’attività produttiva strategica per il territorio.

La risoluzione implica un’analisi approfondita delle cause del blocco finanziario, un’esplorazione di soluzioni alternative (come la ricerca di investitori esterni, la riqualificazione del sito o l’avvio di nuovi progetti industriali) e una valutazione degli impatti occupazionali e ambientali a lungo termine.

Oltre alla vertenza Eurallumina, l’agenda consiliare include proposte di legge e mozioni che riflettono le pressanti esigenze della popolazione sarda.
Tra queste, spicca la proposta di legge 127 (Soru e altri), volta a incentivare l’accesso ai centri estivi, un servizio fondamentale per le famiglie, in particolare per quelle con difficoltà economiche.

Parallelamente, la proposta di legge 11 (Pizzuto e altri) introduce il “Reddito di Studio” (Rest), una misura innovativa che mira a contrastare la povertà educativa e a garantire a tutti gli studenti, indipendentemente dal reddito familiare, le opportunità di successo formativo.

Il Rest potrebbe prevedere borse di studio, agevolazioni per il materiale didattico o l’accesso a attività extracurriculari.

L’attenzione del Consiglio si estende anche alle nuove tecnologie, con l’esame di testi unificati sull’intelligenza artificiale, un tema di rilevanza strategica per la crescita economica e l’innovazione, e sul “trenino verde”, un’infrastruttura turistica cruciale per lo sviluppo delle aree interne.

Infine, la proposta di legge 143 affronta una questione storica legata all’alluvione del 1951 a Gairo, con l’obiettivo di completare il trasferimento di aree e alloggi ancora pendenti.

Le mozioni in programma sollevano problematiche complesse e urgenti.

La mozione 68 (Casula e altri) denuncia le criticità nel sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, aggravato dalla riduzione delle risorse destinate agli enti locali.

Le mozioni 65 (Ticca e altri) e 83 (Fundoni e altri), invece, riguardano il trasferimento di novantadue detenuti al carcere di Uta, sollevando interrogativi sulla sicurezza, sulla capacità ricettiva della struttura e sul rispetto dei diritti dei detenuti, soprattutto quelli sottoposti al regime speciale del 41-bis.

La discussione su questi temi si preannuncia particolarmente accesa, riflettendo le tensioni e le sensibilità diverse che attraversano la comunità sarda.

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