## Il Dibattito Regionale sul Fine Vita: Tra Imperativo Costituzionale, Sovrapposizioni Legislative e Questioni di CoscienzaIl Consiglio Regionale si è trovato ad affrontare un tema profondamente complesso e divisivo: la regolamentazione del fine vita e del suicidio assistito.
Il dibattito, acceso e articolato, ha trascritto le tensioni tra diverse sensibilità politiche e morali, interrogandosi sulla legittimità di un intervento regionale in un ambito già oggetto di riflessione a livello nazionale.
L’iniziativa legislativa, presentata dalla relatrice di maggioranza Carla Fundoni (Pd), si configura come una risposta all’imperativo dettato dalla sentenza della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto la necessità di garantire diritti e procedure per coloro che richiedono assistenza per una morte dignitosa.
Fundoni ha enfatizzato la natura umanitaria della proposta, delineandola come uno strumento per offrire certezze a operatori sanitari e pazienti, nel rispetto della libertà di scelta individuale e senza imporre alcuna opzione.
La legge, secondo la relatrice, non introduce un nuovo diritto, ma piuttosto fornisce un quadro giuridico per accompagnare il paziente nel suo percorso, garantendo la massima autonomia possibile.
La prospettiva della minoranza, rappresentata dal relatore Corrado Meloni (Fdi), ha sollevato dubbi di legittimità costituzionale e procedurali.
Meloni ha sottolineato la competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile, evidenziando il rischio di frammentazione normativa derivante da iniziative regionali, soprattutto in considerazione dell’imminente approvazione di una disciplina organica a livello nazionale.
Questa sovrapposizione legislativa solleva interrogativi sulla possibile impugnazione della legge regionale e sulla sua effettiva utilità.
Il dibattito ha visto l’intervento di numerosi consiglieri, ciascuno portatore di una prospettiva unica.
Roberto Deriu (Pd), capogruppo, ha argomentato a favore dell’intervento regionale, sottolineando il dovere del legislatore sardo di dare attuazione al dettato costituzionale e di fornire ai cittadini una regola chiara per affrontare l’ultimo tratto di vita.
In contrapposizione, Fausto Piga (Fdi), vicecapogruppo, ha espresso forti riserve sulla costituzionalità del testo, denunciando una strumentalizzazione politica di un tema delicato e richiamando la competenza esclusiva del Parlamento nazionale.
Il contributo di Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, ha ribadito la pertinenza dell’intervento regionale, richiamandosi alle competenze legislative in materia sanitaria.
All’interno delle diverse coalizioni, si sono manifestate voci discordanti.
Lorenzo Cozzolino (Orizzonte Comune), pur appartenendo alla maggioranza di centrosinistra, ha espresso la sua opposizione, basata su convinzioni personali di fede cattolica, rivendicando il diritto di seguire la propria coscienza.
Dall’altra parte, Gianni Chessa (Fi) ha annunciato il suo voto favorevole, sottolineando l’importanza di un approccio culturale aperto e coraggioso per affrontare temi così sensibili.
Nella sua replica, l’assessore Armando Bartolazzi ha chiarito che la legge si rivolge a una specifica categoria di pazienti: coloro che, artificialmente mantenuti in vita, sono in grado di esprimere una scelta consapevole e libera.
Questo ha mirato a dissipare preoccupazioni relative alla possibilità di applicazione indiscriminata della normativa a pazienti vulnerabili o incapaci di autodeterminazione.
Il Presidente del Consiglio, Piero Comandini, ha concluso la discussione generale, rimandando la seduta alla giornata successiva per consentire alla commissione competente di esaminare gli emendamenti presentati.
Il dibattito ha evidenziato una profonda spaccatura nel Consiglio Regionale, che riflette le complesse implicazioni etiche, giuridiche e politiche legate al diritto di scegliere la propria fine.
La decisione finale, attesa dopo l’esame degli emendamenti, si preannuncia cruciale per il futuro della legislazione regionale in materia di fine vita, e probabilmente destinata a sollecitare ulteriori approfondimenti e valutazioni a livello nazionale.







