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giovedì 6 Novembre 2025

Mossa riconfermato alla Fasi: un’identità sarda da ricostruire

Il rinnovato mandato a Bastianino Mossa, confermato Presidente della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (Fasi) al termine dell’ottavo Congresso ad Alghero, rappresenta più di una semplice conferma: è il sigillo su un percorso complesso, segnato da tensioni e controversie, ma culminato in una ritrovata coesione.
Il Congresso, crocevia di prospettive e dibattiti intensi, ha posto in luce la fragilità di un sistema interno spesso vulnerabile a dinamiche di faziosità e a tentativi di screditazione.
Le parole del Presidente Mossa, pronunciate a conclusione di un congresso che ha scosso le fondamenta della Federazione, esprimono un sentimento di profonda responsabilità e un’auspicio fiducioso.
La “Sardità nel cuore”, invocata come elemento unificante, trascende la mera appartenenza culturale: si configura come un ethos, un impegno a preservare l’identità sarda e a promuoverla nel contesto nazionale e internazionale, superando divisioni e strumentalizzazioni.
Il riferimento ai “giorni di dibattiti e notizie fuorvianti” allude a un periodo turbolento, in cui l’onorabilità di figure chiave è stata messa in discussione, evidenziando le difficoltà intrinseche alla gestione di un’organizzazione complessa come la Fasi.
La reazione del Presidente, centrata sull’importanza dei risultati tangibili, sottolinea la necessità di un approccio pragmatico, volto a dimostrare il valore della Federazione attraverso azioni concrete, piuttosto che attraverso retorica e polemiche.

La Federazione si presenta ora a una fase cruciale, con la consapevolezza di aver superato una prova di forza.
L’espressione “spaccata nei numeri, ma unita nello spirito” racchiude un’immagine potente: riconosce le fratture interne, inevitabili in un organismo composto da diverse sensibilità e interessi, ma sottolinea la forza di un’identità condivisa che prevale sulle divergenze.

Il futuro che attende la Fasi è costellato di sfide.
Richiede una leadership matura, capace di ascolto e dialogo, e una comunità sarda coesa, disposta a superare le divisioni per perseguire obiettivi comuni.

La “Sardità”, intesa non come un semplice retaggio culturale, ma come un valore fondante, una bussola morale, un impegno verso la giustizia e la solidarietà, deve guidare ogni azione, ogni decisione, ogni iniziativa.

Solo così la Federazione potrà onorare il suo ruolo di custode dell’identità sarda e di ponte tra la Sardegna e il mondo.

Il congresso di Alghero, con le sue difficoltà e le sue speranze, ha gettato le basi per un nuovo capitolo, un capitolo che dovrà essere scritto con coraggio, determinazione e un profondo senso di responsabilità.

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