La direzione regionale del Partito Democratico, riunita in via urgente e in modalità telematica sotto la guida del segretario Silvio Lai, ha affrontato una serie di questioni cruciali che plasmano il presente e il futuro della Sardegna.
Il dibattito si è focalizzato sulla recente conclusione della trattativa riguardante le entrate regionali, delineando al contempo le sfide aperte in ambito sanitario, la delicata gestione dell’Egas e le dinamiche interne alla coalizione di governo.
L’esito positivo della trattativa sulle entrate è stato accolto con favore dagli alleati della Presidente Todde, che lo interpretano come una prova tangibile del potenziale che si sprigiona quando la coalizione opera con coesione strategica e un approccio condiviso.
Questa convergenza di intenti, secondo i dem, si rivela uno strumento efficace per affermare le istanze sarde con autorevolezza a livello nazionale.
Tuttavia, la complessa situazione del sistema sanitario regionale solleva interrogativi urgenti.
Pur riconoscendo la responsabilità assunta dal partito nell’affidare l’interim alla direzione sanitaria in un momento di transizione, la direzione PD ha espresso la necessità di una riorganizzazione radicale.
Questo processo di rinnovamento non deve essere un mero intervento palliativo, ma una riforma strutturale basata su competenze specialistiche, obiettivi misurabili e tempistiche definite, con l’obiettivo di garantire un accesso equo e efficiente alle cure per tutti i cittadini sardi.
La transizione deve essere rapida e puntuale, accompagnata da una visione chiara per il futuro.
La questione dell’Egas, con la sua intricata vicenda di rinnovamento della presidenza, pone un nodo cruciale sul futuro della gestione dell’acqua pubblica in Sardegna.
La direzione del PD ha ribadito la ferma convinzione che la decisione spetti in piena autonomia ai sindaci, salvaguardandone il ruolo di rappresentanti della volontà popolare.
In alternativa, si auspica una scelta politica condivisa dalla coalizione, in linea con i principi fondamentali del programma di governo e con la storica tradizione del centrosinistra sardo: difesa dell’acqua come bene comune, valorizzazione di Abbanoa come società dei Comuni e garanzia di trasparenza nella gestione.
Qualsiasi tentativo di forzare le procedure o interpretare in modo distorto lo statuto di Egas, al fine di eludere la necessità di una maggioranza qualificata, sarebbe inaccettabile e genererebbe incertezza istituzionale, pregiudicando l’interesse dei Comuni, dei cittadini e dell’intera coalizione.
Il Partito Democratico conferma il proprio solido sostegno alla Presidente Todde e all’unità del campo largo, impegnandosi a operare con responsabilità sulle priorità che animano le istanze della popolazione sarda: dalla sanità all’acqua, dagli enti locali agli investimenti, dall’agricoltura alle politiche territoriali, dalla competitività allo sviluppo sostenibile dell’isola.
L’approvazione di una legge di bilancio equilibrata e lungimirante entro l’anno resta un imperativo, al fine di evitare che le conseguenze negative ricadano sulle amministrazioni locali e sulle famiglie sarde.
La stabilità finanziaria dell’isola e la tutela dei servizi essenziali devono rappresentare un impegno prioritario per l’intera compagine governativa.






