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sabato 8 Novembre 2025

Revisione normativa venatoria: nuove regole per caccia e biodiversità.

La recente iniziativa legislativa presentata in Consiglio Regionale, promossa dal gruppo di Fratelli d’Italia e guidata dall’onorevole Emanuele Cera, rappresenta un’occasione cruciale per una revisione organica della normativa venatoria regionale, attualmente ancorata a un quadro normativo del 1998.

Il progetto di legge non si limita a un mero adeguamento formale alle nuove direttive europee e nazionali, ma ambisce a una profonda rielaborazione dei principi ispiratori e degli strumenti operativi, in un’ottica di equilibrio dinamico tra la conservazione della biodiversità, le esigenze del mondo venatorio e la protezione degli interessi agricoli.

L’intervento legislativo si pone come risposta concreta alle sfide poste dall’evoluzione del contesto ecologico e dalle mutate esigenze socio-economiche che investono il territorio.

L’adeguamento alle normative europee, in particolare, richiede un’analisi approfondita delle disposizioni relative alla gestione sostenibile delle specie selvatiche, alla prevenzione del bracconaggio e alla tutela degli habitat naturali.
Parallelamente, le nuove normative nazionali impongono una revisione delle procedure di rilascio delle licenze di caccia, dei piani di prelievo e delle misure di controllo delle popolazioni faunistiche.
Il progetto di legge, pur mantenendo la centralità della gestione faunistico-venatoria, introduce elementi innovativi volti a rafforzare la tutela della fauna selvatica.
Si prevede, infatti, l’introduzione di misure più stringenti per la prevenzione e la repressione del bracconaggio, con particolare attenzione all’utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio del territorio e alla collaborazione con le forze dell’ordine.
Un aspetto fondamentale è la promozione di pratiche di gestione attiva degli habitat, finalizzate a favorire la biodiversità e a migliorare la capacità di resilienza degli ecosistemi di fronte ai cambiamenti climatici.

Questo include il sostegno a interventi di ripristino ecologico, di creazione di corridoi ecologici e di gestione delle risorse idriche.
Il testo mira inoltre a ridefinire il rapporto tra la caccia e l’agricoltura, riconoscendo il ruolo cruciale degli agricoltori nella conservazione della fauna selvatica e incentivando l’adozione di pratiche agricole sostenibili.

Si prevede, pertanto, l’introduzione di misure di compensazione per i danni causati dalla fauna selvatica alle coltivazioni e il sostegno a progetti di prevenzione dei danni.
La proposta legislativa riconosce, inoltre, l’importanza della formazione e della sensibilizzazione dei cacciatori, promuovendo corsi di aggiornamento sulle normative vigenti e sulle tecniche di caccia sostenibile.

Si intende, in questo modo, favorire una cultura venatoria responsabile e consapevole, che tenga conto del benessere animale e della tutela dell’ambiente.

Infine, il progetto di legge si prefigge di semplificare le procedure amministrative relative alla gestione faunistico-venatoria, rendendo più efficienti i servizi offerti agli utenti e garantendo la trasparenza e l’imparzialità delle decisioni.
L’obiettivo è quello di creare un quadro normativo chiaro, stabile e condiviso, che possa garantire la sostenibilità della gestione faunistico-venatoria nel lungo periodo.

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