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mercoledì 5 Novembre 2025

Rwm Sardegna: Tensioni tra Governo e Regione sull’ampliamento

L’attuale pressione esercitata dal governo nazionale nei confronti della Regione Sardegna per l’approvazione dell’ampliamento dello stabilimento Rwm nel Sulcis, produttore di esplosivi, solleva interrogativi sulla priorità attribuita alle diverse problematiche economiche e sociali che affliggono l’isola.

Questa insistenza, per come percepita dalla Giunta Todde, appare disomogenea rispetto all’attenzione dedicata ad altre questioni cruciali per il tessuto produttivo sardo, quali la crisi dell’ex Alcoa, la complessa situazione di Portovesme srl e le prospettive di sviluppo della chimica verde a Porto Torres.
Si manifesta, quindi, una disparità di trattamento che rischia di sminuire l’importanza di vertenze che coinvolgono migliaia di lavoratori e che rappresentano pilastri fondamentali per il futuro economico dell’isola.
La Giunta regionale sottolinea la necessità di un approccio più equilibrato e sensibile alle esigenze del territorio, auspicando che il governo nazionale dimostri lo stesso livello di impegno e di attenzione verso le sfide che affliggono l’industria sarda in generale.

L’iter di valutazione dell’ampliamento Rwm è attualmente sospeso, in seguito a una richiesta di approfondimento tecnico presentata in risposta alle preoccupazioni sollevate da associazioni ambientaliste.

Questa sospensione, lungi dall’essere un atto di ostruzionismo, riflette la volontà della Regione di garantire una valutazione completa e accurata, nel rispetto delle procedure legali e delle responsabilità ambientali.

La decisione finale, come ribadito dalla Presidente della Regione, è vincolata da una sentenza del TAR che impone una pronuncia entro sessanta giorni, termine che scade a metà dicembre.
Tuttavia, la Giunta non intende affrettare un giudizio che potrebbe avere conseguenze di ampia portata, preferendo analizzare nel dettaglio le criticità tecnico-procedurali evidenziate nella relazione presentata dalle associazioni ambientaliste.

L’episodio ha assunto una risonanza internazionale, con un articolo del Financial Times che ha focalizzato l’attenzione sulla resistenza dei movimenti pacifisti italiani all’incremento della produzione di munizioni, sollevando interrogativi sulla coerenza delle politiche europee in materia di difesa e sull’impatto delle decisioni industriali sui territori.

La questione Rwm, pertanto, non si riduce a una mera autorizzazione edilizia, ma si configura come un nodo cruciale che incrocia dinamiche geopolitiche, preoccupazioni ambientali, diritti dei lavoratori e responsabilità istituzionali.
La decisione della Giunta regionale dovrà tenere conto di tutte queste variabili, bilanciando gli interessi economici, la tutela dell’ambiente e il rispetto delle normative vigenti, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo per la Sardegna.

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