Un Capitolo Definitivo per la Finanza Pubblica Sarda: Riconoscimento Storico e Prospettive di SviluppoDopo un decennio di complesse battaglie legali e negoziati prolungati, la Regione Sardegna e il Governo italiano hanno siglato un accordo storico che definisce le entrate fiscali spettanti all’Isola, ponendo fine a una vertenza stimata in circa 1,7 miliardi di euro.
L’intesa, formalizzata a seguito di un incontro cruciale tra la Presidente Alessandra Todde, l’Assessore Giuseppe Meloni e il Ministro Giancarlo Giorgetti, rappresenta non solo una chiusura di un contenzioso pluriennale, ma anche un punto di partenza per una nuova fase di autonomia finanziaria e sviluppo sostenibile per la Sardegna.
Il cuore dell’accordo prevede un trasferimento complessivo di 1 miliardo e 390 milioni di euro nei prossimi quattro anni, una cifra che riconosce il disagio economico e le specificità insulari che hanno generato la disputa.
Questo importo non è un mero risarcimento, ma un investimento strategico finalizzato a compensare misure agevolative passate (850 milioni di euro distribuiti in tranche mirate tra il 2025 e il 2029) e a mitigare gli svantaggi strutturali legati all’insularità, con un contributo aggiuntivo di 100 milioni di euro per il biennio 2026-2027 destinato a coprire gli extracosti correnti.
L’accordo si distingue per l’impostazione di un approccio partecipativo e di lungimiranza.
Per evitare future controversie, sono stati istituiti due tavoli tecnici cruciali: il primo dedicato a definire con precisione i criteri di allocazione delle risorse nel capitolo 1200 dello Stato, garantendo trasparenza e prevedibilità; il secondo, focalizzato sull’insularità, che mira a quantificare e compensare i costi permanenti legati alla posizione geografica dell’Isola.
Questo secondo tavolo prevede un’analisi approfondita dei costi che gravano sull’economia sarda, in particolare quelli relativi ai trasporti, all’energia e all’accesso ai servizi essenziali.
Un elemento significativo dell’accordo è la concessione di una deroga temporanea ai tetti di spesa per le assunzioni, che consente alla Regione di incrementare la propria capacità assunzionale al 125% fino al 2028 e al 100% successivamente.
Questo provvedimento mira a rafforzare la capacità operativa regionale, con particolare attenzione alla prevenzione incendi, al controllo del territorio e alla protezione civile, aree vitali per la sicurezza e lo sviluppo sostenibile dell’Isola.
L’intesa prevede anche l’autorizzazione di assunzioni a tempo determinato per un valore massimo di 32 milioni di euro nel triennio 2026-2028, destinati a rafforzare le strutture regionali e l’Agenzia Forestas.
La Presidente Todde ha sottolineato come l’accordo sia il risultato di un dialogo costruttivo con il Governo, evidenziando il suo valore simbolico e le sue implicazioni positive per i cittadini sardi.
L’intesa rappresenta un’opportunità concreta per investire in servizi essenziali, politiche di sviluppo mirate e infrastrutture strategiche, contribuendo a ridurre il divario con il resto del Paese e a promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile.
La chiusura dei ricorsi pendenti e la rinuncia alle pretese dimostrano un impegno condiviso verso la collaborazione e la costruzione di un futuro più prospero per la Sardegna.






