Sardegna: Sbloccare la Transizione Energetica e Affrontare Sfide Socio-Sanitarie e di AutonomiaIl Consiglio Regionale della Sardegna si appresta a cruciali deliberazioni che mirano a sveltire l’implementazione della legge 20/2024, un atto fondamentale per la pianificazione dell’installazione di impianti di energia rinnovabile sull’isola.
 All’ordine del giorno, in particolare, figura una proposta di legge (PL 146), presentata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Antonio Solinas e Gianluca Mandas, volta a dirimere incertezze interpretative che rischiano di compromettere il ritmo e l’efficacia della transizione energetica.
La proposta di legge interviene puntualmente su quattro aree chiave, fornendo chiarimenti e precisazioni volte a prevenire interpretazioni restrittive che potrebbero ostacolare la realizzazione di impianti di energia rinnovabile.
Questi ambiti sono: l’integrazione armoniosa degli impianti nel tessuto urbano, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle coperture per la produzione di energia solare, la riqualificazione di aree già trasformate in siti di produzione energetica sostenibile e l’agevolazione dell’installazione in zone industriali, accelerando così la decarbonizzazione del settore produttivo.
 L’obiettivo è quello di creare un quadro normativo più chiaro e favorevole agli investimenti nel settore delle energie rinnovabili, stimolando la crescita economica e la creazione di posti di lavoro “verdi”.
La discussione del Consiglio Regionale non si limita alla transizione energetica.
La conferenza dei capigruppo, guidata da Piero Comandini, ha delineato un’agenda ricca di temi rilevanti per il futuro dell’isola.
Tra le mozioni in discussione spicca quella presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, che sollecita una riduzione urgente dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco, un intervento volto a sostenere il settore del trasporto aereo e a promuovere il turismo, pilastro fondamentale dell’economia sarda.
Altrettanto pressante è la questione sollevata dal capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, che chiede garanzie e un rilancio delle unità operative di ostetricia, ginecologia e pediatria presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia e nell’ASL Gallura.
La mozione mira a tutelare il punto nascita e a garantire servizi sanitari essenziali per la popolazione della Gallura, affrontando un problema di sicurezza e di accessibilità alle cure che impatta direttamente sulla qualità della vita dei cittadini.
Infine, la mozione presentata dai Riformatori, con il capogruppo Umberto Ticca, pone l’accento sull’importanza dell’autonomia differenziata come strumento per rafforzare la competitività della Sardegna.
 La proposta sollecita l’adozione tempestiva delle norme di attuazione dello Statuto, con l’obiettivo di conferire alla Regione maggiore autonomia decisionale in settori strategici e di promuovere lo sviluppo economico e sociale dell’isola in linea con le sue specificità.
Questo intervento mira a garantire una gestione più efficace delle risorse e a favorire l’innovazione e la crescita in un contesto globale in continua evoluzione.
In sintesi, le deliberazioni del Consiglio Regionale rappresentano un momento cruciale per la Sardegna, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze di una transizione energetica sostenibile, di un sistema sanitario efficiente e di una maggiore autonomia regionale, al fine di costruire un futuro prospero e resiliente per l’isola.



                                    



