La recente pronuncia della Corte Costituzionale, che ha invalidato l’ordinanza di decadenza del Collegio di Garanzia della Corte d’Appello di Cagliari, segna un punto di svolta cruciale per la governance della Regione Sardegna, dissipando l’ombra di una conclusione anticipata della legislatura e proiettando la stessa verso una prospettiva di stabilità e programmazione.
Nel commentare l’evento, la Presidente Alessandra Todde ha espresso un senso di sollievo e un’apertura verso un futuro caratterizzato da una rinnovata fiducia e capacità di azione.
Più che rimuovere una semplice preoccupazione, la sentenza libera la Regione da un fardello significativo, permettendo alla maggioranza di affrontare le sfide con una rinnovata determinazione.
L’incertezza che ha permeato gli ultimi mesi, alimentata da un clima di sospensione e attesa, può finalmente cedere il passo a un impegno più costante e focalizzato sugli obiettivi programmatici.
Questo non significa che le difficoltà siano scomparse, ma che la possibilità di affrontarle con una visione a lungo termine è ora concretamente riacquistata.
La Presidente ha sottolineato come l’attenzione, in questi mesi, sia stata in gran parte assorbita dalla questione della tenuta istituzionale, sottraendo risorse e energie che avrebbero potuto essere investite nella risoluzione delle problematiche concrete che affliggono la comunità sarda.
Ora si apre uno spiraglio per una governance più orientata alla risposta effettiva alle esigenze dei cittadini, con un focus sui temi che realmente definiscono le loro priorità.
L’obiettivo è quello di tradurre in risultati tangibili le promesse elettorali e di costruire un futuro più prospero e sostenibile per la Sardegna.
La Presidente ha altresì evidenziato una dissonanza tra le preoccupazioni che animano il mondo della politica e le reali necessità della popolazione.
Mentre le dinamiche istituzionali spesso monopolizzano l’attenzione dei media e degli addetti ai lavori, i cittadini sardi aspirano principalmente a soluzioni concrete per i problemi che quotidianamente li riguardano: lavoro, sanità, infrastrutture, ambiente.
La sentenza della Corte Costituzionale offre l’opportunità di riconnettere la politica con la realtà sociale, di ascoltare con maggiore attenzione le istanze del territorio e di agire di conseguenza, puntando a risultati misurabili e duraturi, consolidando così la fiducia dei cittadini nelle istituzioni regionali e nella capacità della politica di interpretare e risolvere le loro problematiche.
La conclusione della legislatura, ora possibile, diventa il palcoscenico per una nuova fase di governance, improntata a responsabilità, trasparenza e concretezza.