Sardegna, traguardo FSE+: 15,4 milioni di euro per lavoro e inclusione.

La Sardegna celebra un traguardo significativo nell’implementazione del Programma Operativo FSE+ 2021-2027: il superamento dell’obiettivo n+3 del 2025, un indicatore cruciale per evitare sanzioni e la potenziale perdita di fondi europei.
L’impegno profuso ha permesso di erogare un ammontare di risorse aggiuntive pari a 15,4 milioni di euro, indirizzati a iniziative strategiche per il mercato del lavoro, l’istruzione e l’inclusione sociale, come evidenziato dalla Regione in un comunicato ufficiale.
Questo successo tangibile testimonia una gestione efficiente e tempestiva delle risorse europee, trasformandole in opportunità concrete di sviluppo per il territorio sardo.

L’assessora al Lavoro, Desiré Manca, sottolinea come questo risultato vada oltre le aspettative, rappresentando un investimento cruciale per lavoratori, imprese, giovani e famiglie.
La buona riuscita è frutto di una sinergia operativa tra le diverse strutture regionali, resa possibile da scelte politiche lungimiranti, una collaborazione proficua tra i diversi uffici e una macchina amministrativa che ha dimostrato resilienza e competenza in un contesto di programmazione europea particolarmente complesso.

L’analisi dettagliata della spesa certificata nel 2025 rivela un quadro articolato.

La direzione generale del Lavoro si distingue con un contributo di 72,6 milioni di euro, concentrati principalmente sul sostegno all’occupazione, l’innovazione delle imprese e l’attivazione di politiche del lavoro mirate.
Un’allocazione significativa, superiore a 57 milioni di euro, è stata destinata a interventi diretti volti a potenziare il tessuto produttivo e creare nuove opportunità di lavoro.
Parallelamente, oltre 13,6 milioni di euro hanno alimentato la formazione professionale e i servizi per l’impiego, rafforzando le competenze e facilitando l’inserimento lavorativo.

La direzione generale della Pubblica Istruzione ha contribuito con 37,2 milioni di euro, con una particolare attenzione alla formazione terziaria e alle politiche per i giovani (circa 30 milioni di euro).
Un focus importante è stato riservato al sistema scolastico, attraverso iniziative per contrastare le disuguaglianze educative e promuovere percorsi di istruzione più efficaci.
A completamento del quadro, il centro regionale di programmazione ha fornito un supporto di 3 milioni di euro, mentre la direzione generale delle Politiche Sociali ha certificato 2,6 milioni di euro destinati a politiche a sostegno della famiglia e all’inclusione sociale.
Anche l’Aspal ha contribuito con progetti regionali e comunitari a favore delle politiche del lavoro.
Guardando al futuro, la Giunta regionale ha già avviato un processo di riprogrammazione del Programma Operativo, orientato a consolidare gli interventi attuali e a definire obiettivi ancora più ambiziosi, nel pieno rispetto degli indirizzi strategici definiti e con l’obiettivo di massimizzare l’impatto positivo delle risorse europee sul tessuto socio-economico sardo.

Si tratta di un impegno continuo volto a costruire un futuro più prospero e inclusivo per l’intera comunità.

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