cityfood
cityeventi
sabato 8 Novembre 2025

Todde, appello in Sardegna: rinvio a novembre e polemiche legali

La vicenda legale che vede al centro la Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha preso una nuova piega con la prima udienza di secondo grado, svoltasi a porte chiuse presso il Palazzo di Giustizia di Cagliari.
L’udienza, durata appena pochi minuti, ha visto la Sezione Civile della Corte d’Appello, presieduta da Maria Antonella Sechi, disporre un rinvio al 21 novembre, data in cui verranno esaminati congiuntamente i ricorsi presentati dalla Presidente stessa e dai consiglieri regionali, tutti opponendosi all’ordinanza ingiunzione emessa dal Collegio di Garanzia Elettorale.

L’esito, come anticipato dagli avvocati del pool difensivo – Giuseppe Macciotta, Benedetto, Stefano Ballero e Priamo Siotto – si è rivelato interlocutorio, segnando una fase procedurale transitoria in attesa di una discussione più approfondita nella successiva udienza.

Un elemento di notevole rilevanza emerso durante la breve seduta è la formale richiesta di estromissione dell’avvocato Riccardo Fercia, precedentemente legale del Collegio di Garanzia, il cui mandato è stato revocato, ma che, in maniera controversa, ha continuato ad adempiere compiti processuali, depositando una memoria difensiva.

Secondo l’avvocato Macciotta, la difesa della Presidente ha ritenuto “pregiudiziale” la questione della legittimità costitutiva del Collegio di Garanzia rappresentato da Fercia, nonostante la revoca del mandato e l’invito formale ad astenersi da qualsiasi azione.
Questa istanza, volta a garantire un contraddittorio corretto e con la partecipazione solo di parti legittimate, sarà ripresentata nella successiva udienza.

Aggiunge Macciotta che il Collegio stesso ha manifestato “disinteresse” a proseguire la difesa in appello, non procedendo alla sostituzione del legale, come previsto dal diritto.
La risposta di Fercia ha acceso ulteriormente la contesa.

L’avvocato sostiene di aver assunto un ruolo di “avvocato in perpetuatio”, sottolineando che, pur avendo ricevuto la revoca del mandato il 2 maggio e successivamente formalmente rinunciato, gli effetti di tali atti producono efficacia solo con la nomina di un sostituto.
L’avvocato, docente universitario, ribadisce la propria intenzione di adempiere ai doveri di protezione assunti con il mandato conferito dalla Presidente Gemma Cucca il 4 aprile 2025, ritenendolo ancora “vincolante” in assenza di un legale sostituto.

Fercia si dichiara desideroso di servire la Repubblica, non solo come componente del Collegio, ma anche come suo difensore, e rifiuta di esporsi a responsabilità civili o disciplinari.

La complessità della situazione evidenzia una profonda disputa interpretativa circa la durata e la validità di un mandato legale in un contesto procedurale di tale delicatezza politica e istituzionale, sollevando interrogativi sul rispetto dei principi fondamentali del contraddittorio e sulla tutela dei diritti delle parti coinvolte.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap