lunedì 4 Agosto 2025
24.8 C
Cagliari

Un milione per curare il cheratocono: Sardegna contro una malattia rara.

Un significativo investimento di un milione di euro, destinato a rafforzare il sistema sanitario regionale, è in discussione nell’assestamento del bilancio 2025-2027 del Consiglio Regionale.
La proposta, presentata dai consiglieri del gruppo Misto – Alessandro Sorgia (Lega), Alice Aroni (Udc) e Stefano Schirru (As) – mira a garantire l’accesso pubblico alla procedura di cross-linking corneale (CXL), un intervento salvavita per pazienti affetti da cheratocono, una condizione oftalmologica rara e debilitante.
L’importanza di questa iniziativa emerge dalla gravità dell’incidenza della patologia in Sardegna, che si rivela significativamente superiore alla media nazionale.

Mentre in Italia si registra un caso di cheratocono ogni cinquecento individui, nell’Isola la proporzione si aggrava a un giovane ogni quaranta, con un’età di insorgenza compresa tra i dieci e i venticinque anni.
Questa disparità evidenzia una necessità urgente di intervento per tutelare la salute dei giovani sardi.

La cheratocono, classificata come malattia rara, compromette la curvatura normale della cornea, portando a progressiva visione offuscata e, in assenza di trattamento, potenzialmente alla cecità.
Attualmente, l’accesso a cure specifiche in regime pubblico è limitato all’ospedale San Francesco di Nuoro, generando liste d’attesa prolungate, che possono estendersi fino a un anno.
Questa situazione spinge molti pazienti a rivolgersi a strutture private, sostenendo costi elevati, che si attestano intorno ai cinquemila euro per singolo intervento, una barriera finanziaria inaccessibile per molte famiglie.

La proposta dei consiglieri del gruppo Misto non si limita all’incremento degli stanziamenti economici, ma promuove un approccio integrato per la gestione della patologia.

Viene sottolineata l’urgenza di fornire alla clinica oculistica universitaria di Cagliari, che da un anno attende l’autorizzazione all’acquisto del dispositivo CXL (un investimento di 30.000 euro), la possibilità di acquisire la tecnologia necessaria per eseguire la procedura.
Parallelamente, si richiede la creazione di un secondo centro di riferimento specializzato, da collocare nell’azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, per decongestionare i servizi e garantire una copertura territoriale più ampia.
La proposta include anche l’implementazione di programmi di screening oculistici gratuiti nelle scuole, volti a identificare precocemente i casi di cheratocono e a prevenire la progressione della malattia.
Infine, viene sollecitata l’istituzione di un registro regionale dedicato alla patologia, al fine di raccogliere dati epidemiologici, monitorare l’efficacia dei trattamenti e promuovere la ricerca scientifica.
L’obiettivo primario è garantire un accesso equo e tempestivo a cure adeguate, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da cheratocono in Sardegna.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -