Il Cagliari si presenta al campionato con un volto significativamente diverso, frutto di un mercato estivo che, pur non costituendo una rivoluzione radicale, ha delineato una netta riorganizzazione della rosa e una ridefinizione degli obiettivi stagionali.
L’operazione più eclatante, e inattesa, è stata l’ingaggio a titolo definitivo di Andrea Belotti, proveniente dal Como e legato al club sardo fino al termine della stagione.
L’attaccante campione d’Europa, chiamato a ereditare il ruolo di bomber lasciato libero dalla partenza di Piccoli alla Fiorentina, rappresenta un tentativo di compensare l’apporto offensivo di dieci gol che l’ex capitano aveva garantito nella scorsa annata.
L’operazione Belotti si configura come un atto di fiducia verso un giocatore in cerca di una nuova scintilla.
Le cento reti realizzate con la maglia del Torino appaiono ormai lontane, ma il Cagliari ha creduto nel potenziale ancora latente del “Gallo”, capace di smentire le recenti delusioni.
La sua accettazione, avvenuta a dispetto di altre offerte provenienti da club come Valencia e Sampdoria, testimonia la sua convinzione che la Sardegna possa offrire l’ambiente ideale per ritrovare la forma e la prolificità smarrita.
Un ritorno in chiave decisiva potrebbe, incidentalmente, riaprirgli le porte della Nazionale, in cui non segna da un’amichevole contro San Marino nel maggio 2021, ironicamente disputata proprio a Cagliari.
Nel corso della sua carriera, Belotti ha lasciato il segno contro il Cagliari, realizzando otto gol in quindici incontri e fornendo quattro assist, un dato che sottolinea la sua affinità con il campo da gioco.
Oltre a Belotti, ad arricchire la squadra sono arrivati Ze Pedro e Rodriguez, inserimenti che si aggiungono a quelli precedenti di Palestra, Folorunsho, Mazzitelli, Kilicsoy, Esposito e Borrelli.
Il ritorno dei giocatori provenienti dai prestiti – Radunovic, Idrissi, Cavuoti e Di Pardo – completa il quadro di una rosa rinnovata, che tenta di trovare equilibrio e coesione.
Il mercato non è stato, tuttavia, solo fatto di arrivi.
Le partenze, alcune particolarmente dolorose, hanno segnato una fase di transizione.
Scuffet, Veroli, Hatzidiakos, Wieteska, Palomba, Catena, Prelec, Augello, Viola e Jankto hanno concluso la loro avventura con la maglia rossoblu, alcuni a seguito della scadenza del contratto, altri a seguito di scelte strategiche.
Le cessioni di Makoumbou, Zortea e, soprattutto, Piccoli rappresentano un capitolo chiuso con rammarico, sottolineando la difficoltà di trattenere talenti ambiti da altri club.
Da segnalare anche le spese sostenute per i riscatti di Caprile, Adopo, Piccoli e Gaetano, ammontanti a circa trenta milioni, un investimento significativo nel futuro del club.
La possibile partenza di Rog, con interessamenti provenienti dagli Emirati Arabi, potrebbe ulteriormente ridisegnare il panorama di centrocampo.
Il Cagliari, insomma, si lancia in questa nuova stagione con un mix di speranza e incognite, consapevole che la ricostruzione di una squadra competitiva richiede tempo, pazienza e una buona dose di fortuna.