Il Cagliari si è presentato a Torino contro la Juventus con dignità, mostrando resilienza e spirito combattivo, ma l’agognata vittoria continua a sfuggire.
L’ultimo successo esterno risale al 19 settembre contro il Lecce, un momento che sembra ormai lontano, sancendo il culmine di un inizio di campionato promettente.
Analizzando le prestazioni successive, emerge un quadro preoccupante: il rendimento del Cagliari, confrontato con le altre squadre coinvolte nella lotta per la salvezza, si colloca tra i peggiori.
Quattro punti racimolati in nove incontri rappresentano un bottino magro, che lascia la squadra in una posizione delicata.
Se si considera il periodo che intercorre dalla quinta giornata, segnata dall’infortunio a Belotti, fino alla tredicesima, il Cagliari condivide l’ultima posizione in classifica con la Fiorentina, un dato che evidenzia la difficoltà incontrata nel consolidare la propria posizione.
Solo il Verona, con tre punti, ha fatto peggio.
Le altre contendenti alla salvezza mostrano un rendimento più solido: Lecce, Pisa, Parma e Genoa vantano nove punti, mentre la Cremonese ne ha sei, con una partita ancora da disputare.
L’attuale situazione riflette una progressiva erosione del vantaggio accumulato nelle prime quattro giornate, un tesoretto che avrebbe potuto offrire maggiore tranquillità.
Il rendimento complessivo, undici punti in tredici partite, proietta il Cagliari in una zona di classifica estremamente pericolosa, con la linea della retrocessione che appare sempre più vicina.
La sconfitta contro la Juventus ha ulteriormente stretto la morsa, relegando la squadra al quartultimo posto, in condivisione con Genoa e Parma, a sole due lunghezze di distanza dal Pisa, prossimo avversario cruciale.
L’orizzonte immediato presenta sfide complesse: Roma e Atalanta, prima del confronto con il Pisa, e la coppa Italia, con un impegnativo confronto contro il Napoli al “Diego Maradona”.
Quest’ultimo, verosimilmente, vedrà un massiccio turnover, data l’urgente necessità di accumulare punti contro la Roma, un obiettivo primario per risalire in classifica.
Sul fronte tattico, il mister si trova ad affrontare diverse problematiche legate alle condizioni fisiche dei giocatori.
Mina, reduce da un periodo di stop, ha preferito un allenamento leggero e terapie di recupero, suggerendo un possibile schieramento a riposo contro la Roma.
Anche Zè Pedro è indisponibile, complicando ulteriormente le scelte difensive.
Il recupero di Mazzitelli per la coppa Italia appare improbabile, limitando le opzioni a disposizione per un ruolo che, in altre circostanze, avrebbe potuto garantirgli un posto nell’undici iniziale.
La situazione impone al tecnico scelte strategiche mirate a preservare l’organico e a massimizzare le possibilità di successo nelle prossime partite, una partita di nervi saldi per una squadra che aspira a rimanere in Serie A.






