Un omaggio in mattoncini a un’icona del calcio italiano: al Museo del calcio della Figc a Coverciano, fino all’8 luglio, si erge un monumentale busto di Gigi Riva, realizzato dal talentuoso brickbuilder Maurizio Lampis per celebrare il 79° compleanno del leggendario “Rombo di Tuono”. L’opera, un trionfo di ingegno e passione, è composta da ben 12.000 elementi Lego e si eleva per 140 centimetri, dominando una sala appositamente dedicata alla sua straordinaria carriera.L’esposizione non si limita al semplice busto. L’intera sala è un viaggio emozionante nella storia di un campione, un vero e proprio tempio dedicato ai suoi gol con la maglia azzurra. Il 27 giugno 1965, una data scolpita nella memoria del calcio italiano, segnò l’esordio di Riva con la nazionale, esattamente 60 anni fa, in un’amichevole contro l’Ungheria. La maglia indossata in quella storica occasione, un testimone silenzioso di un debutto leggendario, è custodita gelosamente in una teca al piano terra del museo.Al piano superiore, un sistema di proiezioni immersive ripercorre le gesta più memorabili di Riva, offrendo al visitatore la possibilità di rivivere i suoi gol più iconici e le sue giocate decisive. Queste immagini, proiettate a grandezza naturale, creano un’atmosfera suggestiva e fanno da sfondo al busto in Lego, dove è incastonata una riproduzione dell’autografo che Riva ha generosamente donato poco dopo il completamento dell’opera.Maurizio Lampis, artista riconosciuto a livello internazionale per la sua abilità nel trasformare la realtà in straordinarie creazioni Lego – come la riproduzione di Piazza San Marco a Venezia e della Fontana di Trevi a Roma – ha saputo cogliere l’essenza di un’icona, restituendone un ritratto vibrante e suggestivo. In segno di ulteriore devozione, Lampis, in collaborazione con la famiglia Riva, ha realizzato una serie limitata di 60 mattoncini Lego dedicati alla maglia numero 11 della nazionale italiana, un oggetto da collezione esclusivo che celebra il sesto decennale del debutto di Riva. Questa iniziativa sottolinea il profondo legame tra un artista, un campione e un’eredità sportiva che continua a ispirare generazioni. L’esposizione è un’occasione unica per commemorare una figura cruciale nella storia del calcio italiano e per apprezzare l’arte ingegnosa di un talento straordinario.