Sette novembre.
Una data scolpita nel cuore dei sardi, un anniversario che celebra non solo una nascita, ma un’epoca, un’icona, un mito: Gigi Riva.
Oggi si commemora il centesimo compleanno di un uomo che, giunto in Sardegna da Leggiuno, ha incarnato l’anima combattiva, la lealtà e l’umiltà che contraddistinguono il popolo isolano.
Il Cagliari del Rombo di Tuono, un’esplosione di gioia e trionfo, non sarebbe stato possibile senza il suo fulcro, il suo faro.
Arrivato a diciotto anni, Gigi Riva si è consacrato a Cagliari, segnando un’era di successi che hanno proiettato la Sardegna nel panorama calcistico nazionale e internazionale.
Lo scudetto del diciassette maggio 1970 resta un’immagine indelebile, un sogno diventato realtà, un’emozione che continua a galvanizzare intere generazioni.
Al di là dei numeri – 35 gol in Nazionale, un primato ancora ineguagliato, una voragine di gol con la maglia rossoblù – ciò che veramente distingue Riva è la sua umanità.
Un uomo di poche parole, ma di gesta enormi, un esempio di correttezza e rispetto che trascendevano il rettangolo verde.
Ha rifiutato le lusinghe di club prestigiosi, scegliendo di rimanere fedele alla sua gente, al Cagliari, alla Sardegna.
Una scelta che lo ha reso un simbolo, un punto di riferimento, un fratello per tutti i sardi.
La sua presenza ha elevato il Cagliari, ma ha anche elevato la Sardegna.
Ha dato voce a un’isola spesso dimenticata, ha fatto conoscere al mondo la sua cultura, la sua bellezza, la sua forza d’animo.
Ha creato un’identità, un senso di appartenenza, un orgoglio che risuona ancora oggi.
Nonostante la perdita del 22 gennaio dell’anno scorso, la sua voce continua a risuonare nei cuori dei tifosi.
I suoi silenzi eloquenti, i suoi gesti di sportività, la sua umiltà disarmante, sono un’eredità preziosa da custodire e tramandare.
Un esempio di come si possa raggiungere la vetta attraverso il lavoro, la dedizione e il rispetto per gli altri.
Oggi, i sardi si riuniscono, con un bicchiere in mano, per celebrare il suo compleanno, per rivedere i suoi gol, per ricordare i suoi sorrisi, per onorare la sua memoria.
Un tributo a un uomo che ha fatto la storia, un eroe che ha lasciato un segno indelebile.
Come sottolinea l’allenatore Fabio Pisacane, l’esempio di Riva è un faro per l’intera squadra, un monito a onorare i valori del Cagliari e della Sardegna, a rappresentare l’isola con orgoglio e dignità.
Un’eredità che la squadra si impegna a portare avanti, in sua memoria, sul campo e al di là.
Un omaggio continuo a un gigante buono, un uomo che, come scrisse Gianni Brera, non si vedrà mai più.







