Il futuro del calcio a Cagliari si proietta verso un nuovo orizzonte infrastrutturale, un progetto che incarna la resilienza e l’ambizione di un club profondamente radicato nella sua comunità.
Il direttore generale del Cagliari, Stefano Melis, ha recentemente illustrato a Torino, durante il Social Football Summit della Lega Serie A, lo stato di avanzamento e le sfide legate alla realizzazione del nuovo stadio, delineando un quadro complesso ma animato da una ferma determinazione.
La costruzione di un impianto sportivo moderno in Italia rappresenta una sfida unica, un vero e proprio atto di fede che richiede non solo ingenti risorse economiche, ma anche una straordinaria capacità di navigare un intricato labirinto burocratico e politico.
Il Cagliari, forte di una proprietà solida e visionaria, ha perseverato in questo percorso per quasi un decennio, investendo risorse significative in consulenze specialistiche e progettazione, dimostrando una tenacia imprescindibile per superare ostacoli e incertezze.
Il piano economico-finanziario, attualmente in fase di aggiornamento con il supporto di Deloitte e la certificazione di UniCredit, è il fulcro di questa iniziativa.
La Sfirs, la società finanziaria regionale, si è offerta come leader nella raccolta del debito, affiancata dall’Istituto per il Credito Sportivo e da una rete di banche commerciali, delineando un modello di finanziamento misto che coinvolge attivamente il tessuto economico locale.
La data di consegna del piano al Comune di Cagliari è prevista per la prima metà di dicembre, un traguardo cruciale per sbloccare le successive fasi del progetto.
La visione del Cagliari va oltre la semplice realizzazione di un impianto sportivo.
L’adozione di standard costruttivi rigorosi, conformi alle direttive dell’UEFA e della FIGC, ha comportato un aumento dei costi, ma ha anche aperto la strada alla possibilità di candidare la città di Cagliari all’organizzazione degli Europei del 2032, un’opportunità che potrebbe portare benefici significativi in termini di sviluppo economico e promozione del territorio.
Un elemento chiave per la piena realizzazione del progetto risiede nell’attivazione del fondo equity per gli stadi, un intervento governativo che potrebbe catalizzare investimenti privati e accelerare il processo di realizzazione.
La struttura dell’opera, concepita come un’opera pubblica con una concessione cinquantennale, presuppone una forte partecipazione di capitali privati, in un modello che mira a garantire la sostenibilità economica a lungo termine dell’impianto e a massimizzare il ritorno sull’investimento per la comunità sarda.
La realizzazione del nuovo stadio del Cagliari non è solo un progetto sportivo, ma un investimento strategico per il futuro della città e dell’intera regione.








