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Abruzzo, un dono d’olio per la fiamma di San Francesco

L’Abruzzo rinsalda un legame spirituale e culturale secolare, offrendo l’olio che nutrirà la fiamma perpetua che illumina la tomba di San Francesco d’Assisi per l’intero anno.
Un gesto che riporta la regione umbra ad un’antica tradizione, interrotta ventuno anni or sono, e che anticipa le celebrazioni dell’ottocentesimo anniversario della nascita di Francesco, un evento di portata nazionale prevista per il 2026.
La presentazione, “L’Abruzzo ad Assisi: una fiamma d’Amore per San Francesco”, tenutasi presso la Basilica di Collemaggio all’Aquila, ha segnato un momento di profonda simbologia.

L’olio, frutto della sapienza contadina abruzzese e della sua terra generosa, rappresenta un dono tangibile di devozione, un’espressione concreta dell’identità regionale intrecciata alla figura del Santo di Assisi, icona di pace, umiltà e fraternità universale.
“Questo gesto è per noi un onore e un’occasione per riaffermare il profondo legame spirituale che unisce l’Abruzzo a San Francesco,” ha sottolineato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“È un’immersione nelle radici di una relazione storica, un’eredità che si tramanda da generazioni.

L’ottocentesimo anniversario francescano ci offre l’opportunità di approfondire la sua figura e il suo messaggio, e questa offerta di olio è un preludio alle celebrazioni che ci attendono.
”La collaborazione tra la Regione Abruzzese e il Governo centrale, coordinata dal Sottosegretario Mantovano, testimonia un impegno condiviso per la valorizzazione del patrimonio culturale e religioso italiano.

Un elemento chiave di questa valorizzazione è la realizzazione dei “Cammini francescani”, un’opera infrastrutturale che unisce Umbria, Lazio e Abruzzo, attraverso la Valle Santa Reatina.

Questi cammini, più che semplici percorsi turistici, si configurano come itinerari di pellegrinaggio, luoghi di riflessione e di meditazione, destinati a preservare nel tempo il messaggio universale di San Francesco, un messaggio che invita alla riconciliazione con se stessi, con il prossimo e con il creato.

Al tavolo delle discussioni, insieme al Presidente Marsilio, hanno partecipato figure di spicco del panorama religioso e politico abruzzese e umbro: l’Arcivescovo dell’Aquila, Monsignor Antonio D’Angelo; il Vescovo di Sulmona-Valva, Monsignor Michele Fusco, che coordina il Comitato organizzatore interdiocesano della Ceam; il Sindaco dell’Aquila e Presidente di Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi; il Sindaco di Assisi, Valter Stoppini, custode della storia e dell’eredità francescana; i custodi della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola e del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, rispettivamente Fra Massimo Travascio e Fra Marco Moroni, testimoni diretti della spiritualità francescana; e Don Antonio Borgo, Vicario episcopale per la Pastorale della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, punto di riferimento per la comunità religiosa.

La presenza di queste personalità sottolinea l’importanza dell’evento e la sua rilevanza per l’intera comunità italiana.

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