Un grave episodio di violenza ha scosso la tranquillità del servizio di trasporto pubblico molisano, mettendo a rischio la sicurezza degli operatori e interrogando la convivenza civile nella regione.
Un autista di linea, dipendente della Sati e impegnato nel collegamento tra Campobasso e San Biase, è stato brutalmente aggredito con calci e pugni all’interno del terminal di Campobasso.
La notizia, immediatamente diffusa dal sindacato Ugl Autoferro, evidenzia una escalation di comportamenti che necessitano di un’urgente riflessione e di interventi mirati.
L’aggressione, scaturita apparentemente da un mero controllo del biglietto, trascende la singola vicenda e solleva questioni più ampie relative alla sicurezza percepita e alla crescente fragilità delle relazioni sociali.
Non si tratta di un semplice fatto di microcriminalità, ma di una manifestazione di aggressività inaccettabile che colpisce un lavoratore impegnato a fornire un servizio essenziale alla comunità.
Il sindacato Ugl Autoferro, con fermezza e preoccupazione, ha espresso una condanna senza appello, sottolineando la necessità di un rafforzamento dei controlli e della vigilanza all’interno dei nodi di trasporto.
La richiesta di intervento rivolta alle massime autorità regionali e provinciali – Presidente della Regione Francesco Roberti, Assessore Regionale ai Trasporti Vincenzo Niro, Sindaco di Campobasso Marialuisa Forte e Prefetto di Campobasso Michela Lattarulo – non è solo una richiesta di tutela per gli autisti, ma un appello a garantire la sicurezza di tutti gli utenti del trasporto pubblico e a preservare l’ordine pubblico.
L’episodio pone in luce una problematica strutturale: la necessità di un dialogo più ampio tra istituzioni, operatori del settore e comunità locale, per promuovere una cultura del rispetto e della convivenza pacifica.
È fondamentale investire in misure di prevenzione, come l’incremento della presenza di forze dell’ordine nei luoghi sensibili, l’implementazione di sistemi di videosorveglianza e la promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte a tutte le fasce d’età.
Inoltre, è imprescindibile un’analisi approfondita delle cause che possono aver portato a questo atto di violenza, considerando fattori sociali, economici e culturali che potrebbero aver contribuito alla sua genesi.
La sicurezza del trasporto pubblico è un diritto fondamentale e la sua tutela rappresenta un imperativo per le istituzioni e un dovere per tutti i cittadini.
L’inciviltà non può prevalere e la risposta deve essere tempestiva, efficace e orientata a ripristinare un clima di sicurezza e fiducia nel futuro.






