Nella provincia di Isernia, l’attenzione sanitaria è focalizzata sulla rilevazione di due casi confermati di infezione da virus del Nilo occidentale (WNV).
I pazienti, attualmente ospitati presso l’ospedale “Veneziale” di Isernia, sono sotto stretto controllo medico.
L’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASRM) ha prontamente attivato un Comitato Arbovirosi, un’unità multidisciplinare dedicata al monitoraggio e alla gestione di patologie trasmesse da vettori artropodi, come zanzare e zecche.
La costituzione del Comitato Arbovirosi riflette un approccio proattivo volto a contrastare la diffusione del WNV, un flavivirus trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette.
Il virus, originario dell’Africa e dell’Asia, ha esteso la sua presenza a diverse regioni del mondo, compreso l’Europa.
La sua diffusione è favorita da fattori ambientali complessi, tra cui cambiamenti climatici che possono alterare la distribuzione dei vettori e la disponibilità di habitat adatti.
L’ASRM sottolinea l’importanza di un approccio informato e razionale, al fine di evitare reazioni di panico ingiustificate.
La natura asintomatica dell’infezione è predominante: circa otto pazienti su dieci non manifestano alcun segno di malattia.
In una minoranza, circa un paziente su cinque, si possono riscontrare sintomi lievi, spesso confondibili con altre infezioni virali comuni, come febbre, mal di testa, dolori muscolari e affaticamento.
Tuttavia, seppur raramente, in circa l’1% dei casi, il virus può coinvolgere il sistema nervoso centrale, con conseguenze più serie.
Queste manifestazioni neurologiche possono includere meningite, encefalite e mielite, condizioni potenzialmente invalidanti e, in alcuni casi, associate a un tasso di mortalità fino al 10%.
La gravità del decorso clinico è influenzata da diversi fattori, tra cui l’età del paziente, le condizioni di salute preesistenti e la carica virale iniziale.
Le indagini epidemiologiche, coordinate dal Dipartimento Unico Regionale della Prevenzione, sono in corso per tracciare eventuali contatti dei pazienti infetti e valutare la presenza di ulteriori casi nella popolazione.
Parallelamente, vengono implementate misure di profilassi, che includono la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza di adottare comportamenti di prevenzione, come l’utilizzo di repellenti per insetti, l’eliminazione di ristagni d’acqua dove le zanzare possono deporre le uova e l’adozione di misure di protezione personale durante le ore di maggiore attività dei vettori.
La sorveglianza entomologica, volta a monitorare la presenza e l’abbondanza di zanzare potenzialmente infette, rappresenta un elemento cruciale nella strategia di controllo del virus.