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lunedì 17 Novembre 2025

Alto Molise, servizi sanitari a rischio: mobilitazione dei sindaci

La crescente precaria situazione dei servizi sanitari nell’Alto Molise sta innescando una risposta unitaria e determinata da parte delle amministrazioni locali.
Il presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia, insieme ai sindaci dei comuni della zona, ha lanciato un piano d’azione articolato per contrastare le proposte di riorganizzazione contenute nella bozza del Piano Operativo Sanitario Regionale (POS) 2025-2027, elaborate in un contesto di contenimento del debito pubblico.
L’iniziativa si configura come un tentativo di ribaltare un processo che, a giudizio delle amministrazioni locali, mette a rischio la tenuta stessa del sistema sanitario territoriale.
Il fulcro della preoccupazione riguarda la prospettiva di un significativo ridimensionamento delle strutture ospedaliere di Isernia e Agnone.

L’ospedale di Isernia si trova sull’orlo della perdita di servizi essenziali, quali il punto nascita e il reparto di emodinamica, mentre l’ospedale di Agnone rischia un declassamento a struttura di comunità, con la conseguente riduzione delle sue funzionalità e della sua capacità di risposta alle esigenze della popolazione.
La decisione di procedere con un’azione legale contro i tagli previsti, unitamente alla predisposizione di osservazioni dettagliate da presentare durante la Conferenza dei Sindaci, rappresenta un primo passo concreto.

Parallelamente, si intende avviare un confronto costruttivo con le forze politiche regionali e nazionali, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare un ripensamento delle strategie di gestione sanitaria.
L’ipotesi di una manifestazione a Roma, sebbene ancora in fase di valutazione, testimonia la gravità percepita della situazione e la volontà di portare la questione direttamente all’attenzione del governo.

La riconversione dell’ospedale di Agnone in una struttura di comunità, quantificata in un risparmio di poco più di due milioni di euro nei soli anni 2026 e 2027, è stata etichettata dal presidente Saia come una valutazione economicistica inaccettabile, che svaluta il diritto alla salute.
Questa posizione trova riscontro nelle dichiarazioni del sindaco di Isernia, Piero Castrataro, il quale ha espresso la sua profonda preoccupazione e ha sottolineato l’inadeguatezza del dialogo istituzionale, acuita dall’assenza degli esponenti della maggioranza regionale e dei parlamentari molisani durante un incontro cruciale.
Il silenzio di questi rappresentanti eletti è stato interpretato come un segno di disinteresse verso le problematiche specifiche del territorio, un atteggiamento che mina la fiducia nelle istituzioni.

Per tutelare il diritto alla salute dei cittadini, i sindaci hanno deciso di costituire un comitato organizzativo permanente, incaricato di coordinare le iniziative e di amplificare la voce del territorio, mirando a una risposta rapida e incisiva.
L’obiettivo primario è garantire la salvaguardia dei servizi sanitari essenziali, riconoscendo che la salute non è una merce da barattare, ma un diritto fondamentale da proteggere.

Il movimento si pone come espressione di una comunità che rivendica il diritto a un accesso equo e adeguato alle cure, senza compromessi sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi.

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