Un’onda di partecipazione popolare ha investito questa mattina Campobasso, con una manifestazione che ha visto centinaia di persone scendere in strada per esprimere la propria ferma solidarietà al popolo palestinese e denunciare la drammatica situazione umanitaria a Gaza.
L’evento, promosso da un ampio fronte di associazioni, movimenti civici e gruppi informali, ha trasformato il centro storico in un palcoscenico di voci e simboli che rivendicano giustizia e pace.
Il corteo, partito da piazza San Francesco e diretto verso la sede del Consiglio Regionale, ha assunto i colori della bandiera palestinese e i messaggi di speranza che si proiettano verso un futuro di coesistenza.
Un imponente striscione con la scritta “Free Palestine” ha guidato il percorso, mentre tra la folla si agitavano bandiere di pace e si alzavano cartelli che esprimevano accusa nei confronti delle politiche governative, accusate di complicità in un contesto percepito come genocidio, e rivolti al premier israeliano Benjamin Netanyahu.
La mobilitazione ha visto un’ampia rappresentanza della società civile molisana: studenti universitari e delle scuole superiori, lavoratori di diversi settori, pensionati, attivisti sindacali e rappresentanti di organizzazioni non governative.
La presenza di amministratori locali ha conferito ulteriore rilevanza all’iniziativa.
La sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, accompagnata da membri della sua giunta e da consiglieri regionali di centrosinistra, ha voluto testimoniare il proprio sostegno alla causa palestinese.
Gli organizzatori hanno chiarito che la manifestazione non è solo un gesto di solidarietà, ma anche un appello diretto alle istituzioni regionali affinché assumano una posizione netta e incisiva rispetto al conflitto in corso.
L’obiettivo è sollecitare un impegno concreto, che vada oltre le dichiarazioni di circostanza, in difesa dei diritti umani, del diritto internazionale e della costruzione di una pace duratura.
In particolare, è stata richiamata l’attenzione sulla Global Sumud Flotilla, un’iniziativa che mira a rompere il blocco di Gaza e a portare aiuti umanitari alla popolazione civile.
L’iniziativa ha rappresentato un momento di forte partecipazione democratica, un’occasione per la comunità molisana di far sentire la propria voce in un contesto internazionale complesso e doloroso, richiamando i principi di giustizia, equità e rispetto dei diritti fondamentali di tutti i popoli.
La speranza è che questo segnale di impegno civile possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a spingere i decisori politici ad agire per un futuro di pace e sicurezza per tutti.








