Un’onda di solidarietà ha travolto Campobasso, riversandosi in piazza Vittorio Emanuele in un vibrante presidio a sostegno della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa di portata internazionale che incarna la speranza di un ponte tra culture e un impegno concreto per la giustizia.
La missione, originata dalla Sicilia e diretta verso Gaza, si configura come un atto di resistenza civile, un faro di umanità in un contesto geopolitico complesso e segnato da persistenti tensioni.
La piazza, gremita di persone provenienti da diversi strati sociali, ha rappresentato un microcosmo della società civile molisana, un tessuto plurale animato da un profondo senso di responsabilità globale.
Al di là della semplice assistenza materiale, la Flotilla simboleggia il diritto alla dignità, all’accesso a risorse essenziali e alla libertà di movimento per la popolazione gazzawese, un popolo che da decenni vive sotto il peso di un blocco soffocante.
La manifestazione ha visto la partecipazione attiva di rappresentanti di associazioni umanitarie e movimenti sociali locali, che hanno fornito un’analisi approfondita delle cause profonde del conflitto israelo-palestinese, evidenziando le implicazioni umanitarie e i violi dei diritti internazionali.
Non sono mancati esponenti politici di spicco: la sindaca Marialuisa Forte, insieme ad altri membri dell’amministrazione comunale, ha espresso il suo supporto, affiancata dai consiglieri regionali Micaela Fanelli (PD) e Roberto Gravina (M5S), quest’ultimo accompagnato dal coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico.
La loro presenza ha sottolineato come la questione palestinese non sia un tema marginale, ma un nodo cruciale nel dibattito politico contemporaneo.
Un gesto simbolico di forte impatto è stata l’esposizione della bandiera palestinese sul balcone centrale di Palazzo San Giorgio, sede del Comune di Campobasso.
Questo atto, unitamente agli striscioni e ai discorsi tenuti in piazza, mirava a sensibilizzare l’opinione pubblica, a stimolare una riflessione critica e a promuovere un’azione concreta a favore di un futuro di pace e di giustizia per la regione.
Il presidio ha rappresentato, in definitiva, un momento di condivisione di valori umani fondamentali, un invito all’azione e un’affermazione della speranza in un mondo più equo e solidale.
La Global Sumud Flotilla non è solo una spedizione umanitaria, ma un potente monito a non dimenticare la sofferenza altrui e a perseguire attivamente la costruzione di un futuro di armonia tra i popoli.