L’inchiesta sul tentato omicidio verificatosi due settimane orsono presso un prominente edificio di Campobasso ha visto l’iscrizione nel registro degli indagati di almeno due individui, contestati con l’ipotesi di tentato omicidio volontario e rapina aggravata.
Le indagini, condotte con meticolosa attenzione dalla Squadra Mobile, si sono avvalse dell’interrogatorio di un ampio numero di testimoni, delineando progressivamente un quadro complesso e allarmante.
Fin dalle prime fasi, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata sull’ambiente legato al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Le prime acquisizioni testimoniano la probabile sottrazione di ingenti quantità di droga – si parla di diversi chilogrammi – dall’appartamento situato al nono piano del grattacielo.
Questa circostanza ha subito radicalmente il focus dell’indagine, spostandolo da un possibile incidente o aggressione casuale a un’operazione criminale premeditata.
La versione fornita dagli inquilini, giovani che occupavano l’immobile in affitto, relativa a un’aggressione subita e al conseguente ferimento di uno di loro, un minorenne, è stata ritenuta dagli investigatori inverosimile e incoerente con le evidenze raccolte.
Contrariamente all’affermazione iniziale, i riscontri disponibili suggeriscono una narrazione ben diversa, caratterizzata da elementi di falsità e un tentativo di depistaggio.
L’indagine si avvia ora verso una ricostruzione accurata degli eventi, con particolare attenzione alla figura del ferito, le cui dichiarazioni sono ora sottoposte ad un’analisi critica alla ricerca di incongruenze e reticenze.
Si stanno verificando i collegamenti tra i residenti dell’appartamento e figure note nell’ambiente dello spaccio, al fine di stabilire i ruoli e le responsabilità di ciascuno.
La delicatezza del caso, aggravata dalla presenza di un minore coinvolto, richiede un’azione investigativa particolarmente sensibile e attenta alla tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte.
L’ipotesi di un’operazione di furto di droga andata male, con conseguente aggressione e ferimento, appare al momento la più plausibile, ma gli inquirenti non escludono al momento altre piste investigative.
La ricostruzione completa dell’accaduto richiederà tempo e un’analisi approfondita di tutti gli elementi acquisiti.







