L’evoluzione del formaggio, da alimento di sussistenza a sublime espressione artistica, si rivela in tutta la sua ricchezza a “Casearia”, la Fiera dei Formaggi Italiani che, dal 29 al 31 agosto, animerà Agnone (Isernia).
Un evento che trascende la semplice esposizione di prodotti caseari, configurandosi come un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso i territori e le tradizioni gastronomiche che plasmano l’Italia.
Dimenticate le preconcetti: Casearia non è solo un omaggio al Parmigiano Reggiano o alla Mozzarella di Bufala Campana, pur onorando questi pilastri della tradizione.
È un caleidoscopio di sapori inaspettati, un laboratorio di idee dove l’audacia dei casari contemporanei si sposa con la profonda radice del patrimonio agroalimentare nazionale.
Formaggi aromatizzati con note inebrianti di Porto e menta, erborinati che evocano l’intensità del caffè colombiano, pecorini impreziositi da frammenti di pere succose: ogni assaggio è una scoperta, un dialogo tra ingredienti apparentemente distanti, orchestrato da mani sapienti.
Ma Agnone custodisce un racconto ancora più affascinante, un’epopea che incrocia la storia dell’emigrazione italiana e l’ingegno caseario: la genesi del ‘Caciosalame’ del Caseificio Di Nucci.
Più che un prodotto gastronomico, il Caciosalame è un vivido documento storico, una testimonianza tangibile delle sfide e delle speranze dei migranti italiani del secondo dopoguerra.
La narrazione si fa racconto di resilienza e inventiva: in un’epoca segnata da rigidi controlli doganali e dalla necessità di preservare un assaggio di casa lontano, il Caseificio Di Nucci diede vita a un formaggio unico.
La pasta filata del caciocavallo, un prodotto iconico della gastronomia molisana, venne abilmente modellata per avvolgere la prelibata soppressata, simbolo della tradizione alimentare italiana.
Un ingegnoso stratagemma, una soluzione pragmatica nata dalla difficoltà, che trasformò un semplice formaggio in un messaggio di speranza e un ponte ideale tra due mondi.
Il Caciosalame non è dunque solo un sapore inconfondibile, un connubio originale di formaggio e salume; è un simbolo di identità, un custode di memorie, un’ode alla creatività umana che, anche di fronte alle avversità, riesce a trasformare la necessità in arte e il cibo in storia.
Casearia, in questo senso, si rivela un luogo privilegiato per riscoprire la ricchezza del patrimonio italiano, celebrando non solo i sapori, ma anche le storie che li hanno generati.