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sabato 1 Novembre 2025

Crisi Sanitaria in Molise: la Regione al Nord per il Declino dei Medici

Il tessuto sanitario del Molise, come evidenziato dal recente rapporto dell’Agenas, ‘Il personale del Servizio sanitario nazionale’, si presenta con una criticità demografica profonda, che lo posiziona al secondo posto in Italia per il declino del personale medico.
Tra il 2013 e il 2023, si è assistito ad una riduzione di 106 medici, un decremento che incide sul totale di oltre il 20%, un dato allarmante che riflette una situazione di sottodimensionamento strutturale.
Questa contrazione non va analizzata isolatamente, ma come sintomo di un malessere più ampio che affligge l’intero Servizio Sanitario Nazionale.

Il tasso di medici per mille abitanti a livello nazionale, attestatosi a 1,86 nel 2023, mostra una disomogeneità regionale marcata.

Il Molise, con un dato di 1,45, si colloca significativamente al di sotto della media nazionale, mentre regioni come la Lombardia e la Sardegna, con rispettivamente 1,53 e 2,59, mostrano una maggiore disponibilità di risorse umane.
Questa disparità territoriale non è casuale.
Essa riflette differenze nella capacità attrattiva delle regioni, nei livelli di investimento nella formazione e nel reclutamento del personale, e nelle condizioni di lavoro offerte.

Un basso tasso di medici, come quello molisano, si traduce inevitabilmente in una riduzione dell’accesso alle cure, un aumento dei tempi di attesa e un sovraccarico di lavoro per i professionisti rimasti in servizio, con conseguenze negative sulla qualità dell’assistenza.
Anche il numero di infermieri, pur mostrando un decremento meno drastico (-5,74%), segnala una tendenza preoccupante, seppur meno accentuata rispetto alla diminuzione dei medici.
L’incremento esponenziale degli operatori socio-sanitari (da 102 a 308) potrebbe indicare un tentativo di compensare la carenza di figure mediche specialistiche attraverso il potenziamento dell’assistenza non clinica, ma non può essere considerato una soluzione strutturale.
È necessario un’analisi approfondita delle cause di questo fenomeno, che probabilmente risiedono in una combinazione di fattori, tra cui la fuga di talenti verso regioni con migliori opportunità professionali e salariali, la difficoltà di attrarre giovani medici nel Sud Italia, e la mancanza di investimenti adeguati nel sistema sanitario regionale.
Il futuro del sistema sanitario molisano, e più in generale quello del SSN, dipenderà dalla capacità di implementare politiche efficaci per attrarre, trattenere e valorizzare il personale sanitario, garantendo al contempo un’equa distribuzione delle risorse e un accesso equo alle cure per tutti i cittadini.

La mera sostituzione del personale che va in pensione non è sufficiente; serve un reale potenziamento, un ripensamento del modello organizzativo e un investimento strategico nel capitale umano del sistema sanitario.

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