La drammatica carenza di personale medico nel sistema di emergenza sanitaria molisano, specificamente nel Servizio 118, si è ulteriormente aggravata, spingendo l’intervento urgente della struttura commissariale regionale.
Un quadro allarmante emerge dalla disamina dell’organico previsto, fissato a 96 unità, contro i soli 29 medici attualmente presenti nelle 16 postazioni territoriali sparse per la regione.
Questo deficit critico non è un fenomeno recente, ma una tendenza incalzante che compromette seriamente la capacità di risposta alle emergenze e la sicurezza dei cittadini.
La situazione, definita “emergenziale” dall’Azienda Sanitaria Regionale, ha reso necessaria una decisione temporanea ma cruciale: la proroga, fino al 30 novembre, dell’accordo che coinvolge i medici di medicina generale convenzionati.
Questo accordo, originariamente in scadenza il 31 agosto, consente ai medici di base di supportare il Servizio 118, colmando parzialmente il vuoto lasciato dalla carenza di specialisti.
La misura, firmata dai Commissari Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo, rappresenta un palliativo, un tentativo di evitare un collasso totale del sistema, mentre si lavora a soluzioni strutturali più durature.
La decisione sottolinea la profonda fragilità dell’attuale assetto organizzativo del Servizio 118 molisano.
Il continuo deflusso di personale medico, spinto da fattori complessi che vanno dalle condizioni economiche e contrattuali, alla difficoltà di conciliare vita privata e lavoro in aree spesso isolate, fino alla percezione di una insufficiente valorizzazione professionale, sta minando le fondamenta del sistema.
Questa emergenza non è solo un problema di numeri, ma riflette una crisi più ampia che investe il sistema sanitario regionale.
La difficoltà di attrarre e trattenere medici, unita alla crescente domanda di servizi sanitari, mette a dura prova la sostenibilità del modello attuale.
È necessario un ripensamento strategico che affronti le cause profonde di questa carenza, investendo nella formazione specialistica, migliorando le condizioni di lavoro, offrendo percorsi di carriera più stimolanti e, soprattutto, riconoscendo il valore inestimabile del ruolo del medico, custode della salute della comunità.
La proroga dell’accordo con i medici di base è un segnale d’allarme, un appello urgente a intervenire con decisione e lungimiranza per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini molisani.