L’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASReM) interviene con urgenza per fronteggiare il deficit di personale medico che affligge l’ospedale “Caracciolo” di Agnone, un’emergenza che rischia di compromettere la continuità assistenziale per la comunità del Sannio.
La decisione, formalizzata attraverso un avviso pubblico per soli titoli, rappresenta una misura temporanea ma cruciale, volta a garantire la copertura delle necessità immediate in Medicina Interna.
L’iniziativa si distingue per l’apertura a un bacino di risorse ampie e diversificate, includendo non solo medici specialisti attivi, ma anche professionisti che hanno concluso il loro percorso lavorativo e che, grazie alla loro esperienza e competenza, sono disposti a tornare a servizio.
Questa scelta strategica riflette la consapevolezza della crescente difficoltà a reperire personale medico in aree geografiche come il Molise, caratterizzate da un’offerta di lavoro spesso meno attrattiva rispetto ad altre regioni.
L’avviso pubblico, incentrato sull’attribuzione di incarichi libero-professionali, indica una scelta operazionale che mira a flessibilità e rapidità nell’assegnazione delle risorse.
L’impegno temporale, fissato al 20 dicembre, suggerisce una soluzione ponte in attesa di una strutturazione più duratura del personale medico, probabilmente legata a bandi di concorso o ad altre forme di reclutamento a tempo indeterminato.
La composizione del gruppo di nuovi medici – tre in pensione e un specializzando – è particolarmente significativa.
La presenza di professionisti esperti, in grado di affiancare e formare il giovane specializzando, crea una sinergia preziosa per il miglioramento della qualità dell’assistenza e per la trasmissione di competenze.
Inoltre, l’inserimento di uno specializzando offre una prospettiva di sviluppo professionale per un medico in formazione, contribuendo al rafforzamento del capitale umano del sistema sanitario molisano.
L’iniziativa dell’ASReM pone l’accento sulla necessità di ripensare le strategie di reclutamento e di valorizzazione del personale medico, soprattutto in contesti marginali come quello molisano.
La capacità di attingere a risorse precedentemente in pensione, unita all’integrazione di giovani medici in formazione, suggerisce un approccio innovativo, volto a garantire la sostenibilità del servizio sanitario territoriale e a contrastare il fenomeno dello spopolamento delle strutture ospedaliere.
L’episodio sottolinea l’importanza di una governance sanitaria attenta alle specificità locali e capace di mobilitare tutte le risorse disponibili per rispondere alle pressanti esigenze della popolazione.