Un’emergenza idrica ha colpito la fascia costiera abruzzese e molisana, investendo le marine di Vasto, San Salvo e Montenero di Bisaccia con ordinanze precauzionali che impongono un divieto generalizzato sull’utilizzo dell’acqua per consumo umano e preparazione di alimenti.
L’inquietudine è diffusa tra le migliaia di residenti e attività commerciali della regione, a seguito della rilevazione di livelli anomali di coliformi totali, superando i limiti imposti dalla normativa vigente.
Le analisi, condotte con rigore dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Abruzzo (ARPA Abruzzo), hanno evidenziato la presenza di 1 Mpn/100 ml nel serbatoio situato nell’area industriale di San Salvo, una localizzazione strategicamente sensibile in prossimità del confine tra le due regioni.
La concentrazione, significativamente al di sopra delle soglie di sicurezza, ha immediatamente innescato l’intervento delle amministrazioni comunali coinvolte, le quali hanno agito con tempestività per tutelare la salute pubblica.
Il provvedimento restrittivo non si limita all’area industriale di San Salvo, ma si estende a tutti i comuni costieri indicati, includendo la contrada Padula nel comune di Montenero di Bisaccia, ampliando così l’ambito dell’emergenza.
Questo allargamento sottolinea la potenziale estensione della contaminazione e la necessità di un’indagine approfondita per identificarne le cause e i meccanismi di propagazione.
L’ordinanza del sindaco di Montenero di Bisaccia, Simona Contucci, esprime chiaramente la gravità della situazione, sottolineando la necessità di “provvedere immediatamente a tutte le verifiche ed accertamenti per garantire la distribuzione di acqua avente i requisiti di qualità previsti dalle vigenti norme”.
Questo approccio proattivo riflette una volontà di non lasciare spazio a possibili rischi e di adottare tutte le misure necessarie per risolvere la criticità.
Al di là del divieto immediato, si apre ora una fase cruciale di indagine e sanificazione.
Saranno essenziali accertamenti accurati per identificare la fonte della contaminazione, che potrebbe derivare da infiltrazioni, malfunzionamenti degli impianti, o altre cause ancora da chiarire.
Parallelamente, si renderanno necessari interventi di disinfezione del serbatoio e della rete idrica, garantendo la rimozione dei contaminanti e il ripristino delle normali condizioni di sicurezza.
La collaborazione tra le amministrazioni comunali, l’ARPA Abruzzo e le autorità sanitarie sarà fondamentale per affrontare questa emergenza in modo efficace e trasparente, ripristinando la fiducia dei cittadini e garantendo la disponibilità di acqua potabile sicura.
L’episodio sottolinea, inoltre, l’importanza di un monitoraggio costante e di investimenti mirati alla manutenzione e all’ammodernamento delle infrastrutture idriche, per prevenire il ripetersi di tali situazioni e tutelare la salute della comunità.







