La fragilità del sistema sanitario molisano si manifesta con una criticità strutturale: l’insufficienza di personale medico, un’emergenza che impone all’Asrem, l’Azienda Sanitaria Regionale, a ricorrere a soluzioni temporanee e a estendere, fino al 30 novembre, un accordo preesistente con l’Azienda Ospedaliera “G.
Moscati” di Avellino.
Questa convenzione garantisce l’accesso a prestazioni specialistiche in Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, un servizio vitale per la tutela della salute dei neonati, altrimenti compromesso dalla carenza di risorse umane sul territorio.
Il provvedimento, firmato dal Direttore Generale Giovanni Di Santo, non è un’anomalia, bensì il sintomo di una condizione più ampia e complessa che affligge la sanità pubblica regionale.
La difficoltà nel garantire un’adeguata copertura assistenziale non è un episodio isolato, ma il risultato di dinamiche profonde che rendono arduo il reintegro del personale sanitario.
Nonostante l’impegno profuso nell’indizione di concorsi pubblici, questi si sono rivelati spesso infruttuosi, con un numero di candidati insufficiente a soddisfare le esigenze del sistema.
Il fenomeno della carenza di medici non si esaurisce con la desertione dei concorsi.
Si aggiungono rinunce ad assunzioni già in corso d’opera, scelte che testimoniano una crisi più profonda che coinvolge la professione medica, con fattori come precarietà contrattuale, carichi di lavoro eccessivi, inadeguate condizioni di lavoro e scarsa valorizzazione professionale che influenzano le scelte dei giovani medici.
La situazione impone all’Asrem a variare le strategie di reclutamento, esplorando percorsi non convenzionali.
Oltre alle convenzioni con altre strutture sanitarie, si osservano tentativi di coinvolgimento di professionisti in pensione, per colmare temporaneamente le lacune, e si valutano opzioni per il reclutamento di medici provenienti dall’estero, un’azione che solleva delicate questioni di integrazione culturale e di riconoscimento delle competenze professionali.
L’emergenza attuale non può essere affrontata con soluzioni parziali e temporanee.
Richiede un’analisi approfondita delle cause strutturali che generano la carenza di personale, un ripensamento del modello organizzativo del sistema sanitario regionale e un investimento strategico nella formazione di nuovi medici e nella valorizzazione del personale esistente.
Il futuro della sanità molisana dipende dalla capacità di affrontare questa sfida con coraggio, lungimiranza e una visione integrata che metta al centro il benessere dei cittadini e la dignità dei professionisti sanitari.
La crisi attuale rappresenta un campanello d’allarme, un invito a costruire un sistema sanitario più resiliente, equo e sostenibile per le generazioni future.