La Fondovalle Trignina, arteria cruciale per l’Abruzzo e il Molise, è al centro di un’urgenza che richiede l’attenzione prioritaria del Governo nazionale.
Gli assessori regionali Tiziana Magnacca e Andrea Di Lucente, con una richiesta di incontro con il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, sollevano un problema che va ben oltre la semplice viabilità, incidendo profondamente sull’economia, sulla sicurezza e sulla qualità della vita di un’intera comunità.
La strada, concepita per un traffico molto inferiore a quello attuale, si è rivelata un collo di bottiglia insostenibile.
La sua configurazione a corsia unica, lungi dall’essere una caratteristica peculiare, si presenta come un limite severo, particolarmente critico per il flusso merci che alimenta l’economia regionale.
Questa situazione genera non solo ritardi e inefficienze nei trasporti, con ripercussioni dirette sulla competitività delle imprese locali, ma alimenta un pericoloso aumento del rischio di incidenti stradali, con conseguenze drammatiche, come testimoniato dall’allarmante incremento degli eventi mortali.
L’impatto negativo non si limita alle attività produttive.
La Fondovalle Trignina è un elemento imprescindibile per la connessione tra le aree interne, spesso marginalizzate, e i servizi essenziali concentrati lungo la costa.
Interrompe, di fatto, la fluidità dei percorsi casa-lavoro, scuola-casa, accesso alle cure mediche, creando una barriera che penalizza la popolazione residente e limita le opportunità di sviluppo socio-economico delle zone montane.
La richiesta di intervento non è una novità.
Le istituzioni locali, in un dialogo costante con i cittadini, hanno ripetutamente espresso la necessità di un piano di ammodernamento e messa in sicurezza della Fondovalle Trignina, segnalando la crescente inidoneità dell’infrastruttura rispetto alle esigenze attuali.
Questa richiesta di intervento si consolida grazie all’iniziativa congiunta delle Camere di Commercio d’Abruzzo e del Molise, unitamente a quelle delle province di Frosinone-Latina e Caserta, che hanno commissionato uno studio tecnico-scientifico, integrato da analisi statistiche, elaborato per Uniontrasporti e destinato a confluire nel libro bianco dedicato alla Strada Statale 650.
Tale studio, basato su dati concreti e approfondite valutazioni, fornisce elementi oggettivi e scientificamente validi a supporto della necessità di un intervento strutturale e urgente.
L’ammodernamento della Fondovalle Trignina non è dunque una mera questione infrastrutturale, ma una priorità strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio, per la salvaguardia della vita umana e per il rafforzamento del tessuto sociale ed economico dell’Abruzzo e del Molise.
Si tratta di un investimento nel futuro, un atto di responsabilità verso i cittadini e un segnale tangibile dell’impegno del Governo a sostenere le aree interne e a garantire pari opportunità a tutti i territori nazionali.