Il Ministero della Salute ha recentemente indirizzato alla Conferenza delle Regioni una proposta di Accordo programmatico delineante le necessità formative del sistema sanitario nazionale per l’imminente anno accademico 2025-2026.
Questo documento, di notevole importanza per la pianificazione delle risorse umane nel settore, segnala un significativo ampliamento dell’offerta formativa, con un incremento complessivo di circa 4.
000 posizioni disponibili, distribuite tra i percorsi di formazione di base e quelli di specializzazione magistrale.
L’accordo mira a rispondere alle crescenti esigenze di personale qualificato, che derivano da una combinazione di fattori demografici, invecchiamento della popolazione, evoluzione delle patologie croniche e progressi tecnologici che richiedono competenze sempre più specialistiche.
La maggiore disponibilità di posti rappresenta un’opportunità cruciale per colmare il divario tra domanda e offerta di professionisti sanitari, mitigando il rischio di carenze di personale e garantendo la sostenibilità del sistema sanitario nel suo complesso.
Nello specifico, l’allocazione dei posti a disposizione per la regione Molise, all’interno della ripartizione nazionale, riflette le particolari esigenze e le dimensioni del territorio regionale.
Per i laureati magistrali a ciclo unico, l’accordo prevede l’assegnazione di 210 posizioni destinate a medici chirurghi, 30 per veterinari e 10 per odontoiatri.
Tale ripartizione mira a rispondere alle specifiche richieste di specializzazione in queste aree cruciali per la salute pubblica.
Per quanto riguarda il personale sanitario di base, l’accordo prevede l’assegnazione di 200 posti per infermieri e 8 per ostetriche/i.
Un ulteriore contingente di 30 posti è destinato a laureati magistrali nell’area infermieristica e ostetrica, riconoscendo l’importanza di un elevato livello di competenza e specializzazione in questo settore.
L’Accordo non si limita alle discipline cliniche principali, ma include anche un’attenzione particolare alle aree della riabilitazione, con un totale di 103 posti disponibili, e alle figure professionali che supportano la diagnosi e l’assistenza, con 88 posizioni per tecnici di laboratorio diagnostico e personale assistenziale.
Un numero significativo di posti (55) è inoltre destinato all’area della prevenzione, sottolineando l’importanza crescente della promozione della salute e della prevenzione delle malattie come pilastri fondamentali di un sistema sanitario efficace e sostenibile.
L’analisi dettagliata del fabbisogno formativo include anche l’assegnazione di posizioni per figure professionali specialistiche come farmacisti (49), biologi (20), chimici (3), fisici (3) e psicologi (80), riconoscendo la necessità di competenze diversificate per affrontare le sfide complesse del sistema sanitario moderno.
La presenza di un numero considerevole di posti per psicologi indica un crescente riconoscimento del ruolo cruciale della salute mentale e del benessere psicologico all’interno dell’assistenza sanitaria globale.
L’accordo rappresenta un passo significativo verso la creazione di un sistema sanitario più resiliente, equo e capace di rispondere alle mutevoli esigenze della popolazione.