A Guglionesi, nel cuore del Molise, una silenziosa assenza ha sollevato interrogativi profondi e inattesi.
La selezione pubblica per la figura di “Nonno Vigile”, iniziativa volta a rafforzare la sicurezza attorno alle scuole e a valorizzare il capitale umano locale, si è conclusa senza una sola candidatura.
Un vuoto che contrasta con la vivace discussione nata attorno all’annuncio, un segnale che interroga il tessuto sociale e l’impegno civico del paese.
La decisione del Comune, formalizzata tramite una determina a cura del responsabile della Polizia Locale, ha generato un’eco di sorpresa e, in alcuni casi, di rammarico.
L’iniziativa, nata con l’intento di creare una rete di supporto per le giovani generazioni e di promuovere un modello di convivenza basato sulla solidarietà tra generazioni, sembra aver trovato un muro di indifferenza.
La mancata risposta al bando non è solamente una questione procedurale o amministrativa, ma riflette una dinamica più complessa che coinvolge il senso di appartenenza alla comunità e la volontà di contribuire attivamente alla sua crescita.
Il “Nonno Vigile”, in virtù del ruolo che avrebbe ricoperto, non era inteso come un semplice collaboratore della Polizia Locale, bensì come un custode del territorio, un punto di riferimento per i bambini e le loro famiglie, un veicolo di trasmissione di valori come la responsabilità, l’attenzione al prossimo e il rispetto delle regole.
La figura, per sua natura, incarnava l’essenza di una comunità coesa e partecipativa, un’opportunità per recuperare legami intergenerazionali spesso erosi dalla frenesia della vita moderna e dalla frammentazione sociale.
La sua assenza, come evidenziato da un residente, rappresenta un’occasione perduta non solo per garantire una maggiore sicurezza nei pressi delle scuole, ma anche per stimolare un rinnovato senso di responsabilità collettiva e per rafforzare il legame tra i cittadini e le istituzioni locali.
L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla capacità di coinvolgimento della comunità e sulla necessità di ripensare le modalità di partecipazione civica, alla ricerca di forme di impegno più efficaci e rispondenti alle esigenze del contesto attuale.
La sfida, ora, è comprendere le ragioni di questa assenza e trovare soluzioni innovative per stimolare un rinnovato spirito di iniziativa e un più ampio coinvolgimento dei cittadini nella vita del paese, recuperando l’importanza del ruolo sociale e della trasmissione dei valori che la figura del “Nonno Vigile” avrebbe dovuto rappresentare.







