Stato di salute del litorale molisano: Goletta Verde evidenzia criticità persistenti e nuove sfide nella gestione delle acqueUn quadro complesso e preoccupante emerge dal monitoraggio 2024 delle acque costiere molisane, presentato oggi a Termoli da Goletta Verde, la campagna di Legambiente dedicata alla valutazione della qualità ambientale del mare e delle coste italiane. I risultati, emersi da campionamenti effettuati lungo la costa tra il fiume Biferno e la foce del Trigno, dipingono un scenario in cui la gestione delle acque reflue si scontra con limiti strutturali e nuovi ostacoli.L’indagine, condotta il 23 giugno scorso, ha coinvolto prelievi alle foci dei fiumi Biferno, Sinarca e Trigno, e un campione in mare presso la spiaggia di Sant’Antonio. Contrariamente alle aspettative, solo un punto sui quattro analizzati ha risposto ai parametri di legge, mentre le foci del Biferno e del Sinarca sono state classificate come “fortemente inquinate”, mentre quella del Trigno risulta “inquinata”. L’assenza di campionamento a Rio-Vivo Marinelle quest’anno sottolinea, inoltre, una riduzione della copertura del monitoraggio.Le analisi microbiologiche hanno rivelato carichi batterici superiori ai limiti consentiti, un campanello d’allarme che impatta direttamente sulla balneabilità e sulla salute pubblica. La gravità della situazione è ulteriormente accentuata dal fatto che, nonostante gli investimenti in infrastrutture di depurazione, la foce del Sinarca, tradizionalmente problematica, ha manifestato un inquinamento particolarmente elevato. Questo risultato mette in discussione l’efficacia delle sole soluzioni tecnologiche, suggerendo la necessità di un approccio più olistico che consideri anche fattori come i sistemi di scarico, la manutenzione delle infrastrutture esistenti e l’impatto delle attività antropiche sul territorio.Durante la conferenza stampa, la portavoce di Goletta Verde, Laura Brambilla, insieme al direttore di Legambiente Molise Aps, Giorgio Arcolesse, e alla presenza di rappresentanti degli enti locali (Comuni di Termoli e Montenero di Bisaccia), della Conou e della Capitaneria di Porto, ha sottolineato la persistenza di un problema strutturale nella depurazione delle acque, aggravato da un peggioramento inatteso della qualità delle acque del Trigno, dopo un anno di risultati promettenti.“La foce del Biferno è da sempre un punto critico”, ha dichiarato Arcolesse, “ma la situazione del Trigno, con questo brusco declino, ci impone un’analisi approfondita delle cause. Non è sufficiente costruire depuratori, è necessario comprendere le dinamiche che influenzano la contaminazione, anche in relazione a fattori meteorologici e alle pratiche agricole diffuse.”L’eccezionale risultato positivo della spiaggia di Sant’Antonio, che quest’anno non sarà più oggetto di campionamento a causa dei progressi compiuti, rappresenta un esempio virtuoso, ma non deve far dimenticare le sfide ancora aperte.La comunità scientifica e le istituzioni sono chiamate ad agire con urgenza, implementando strategie di prevenzione e mitigazione che coinvolgano tutti gli attori del territorio, dalla pubblica amministrazione ai cittadini, promuovendo pratiche sostenibili e garantendo la tutela di un bene prezioso come il mare molisano. L’obiettivo finale è quello di garantire la qualità della vita, preservare l’ecosistema marino e sostenere lo sviluppo di un turismo responsabile e consapevole.
Litorale Molisano: Goletta Verde lancia l’allarme sull’inquinamento
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