Il Consiglio Comunale di Mirabello Sannitico, con un gesto di forte impegno morale e politico, ha approvato all’unanimità una mozione che riconosce lo Stato della Palestina e sollecita una cessazione immediata delle ostilità nella Striscia di Gaza.
Questo atto, formalizzato attraverso l’invio di una comunicazione ufficiale al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, testimonia una profonda inquietudine per la situazione umanitaria in corso e un appello al dialogo e alla risoluzione pacifica del conflitto.
Il sindaco Angelo Miniello, nel suo intervento, ha evidenziato una profonda contraddizione: l’immagine storica di Israele come baluardo dei principi occidentali, custode di valori quali la democrazia, i diritti umani e la libertà di espressione, si è progressivamente incrinata a seguito delle recenti azioni militari.
Lungi dall’essere un veicolo di progresso e di ispirazione per la regione del Medio Oriente, le operazioni militari in corso appaiono come un’amara negazione di tali ideali, alimentando un ciclo di violenza e sofferenza.
La mozione comunale non si limita a una condanna delle azioni belliche, ma si pone come un monito a recuperare un’etica fondamentale: la sacralità della vita umana.
Ogni considerazione strategica, ogni calcolo geopolitico, deve essere subordinata al rispetto incondizionato della dignità umana, in particolare quella dei bambini, vittime innocenti di un conflitto che non hanno scelto.
Questo principio trascende le logiche di potere e le divisioni ideologiche, richiamando a una responsabilità condivisa verso la protezione dei più vulnerabili.
L’atto del Consiglio Comunale di Mirabello Sannitico si configura come un piccolo, ma significativo, tassello di un più ampio movimento di sensibilizzazione e di richiesta di giustizia.
Si tratta di un invito all’azione per la comunità internazionale, affinché si adoperi concretamente per promuovere un futuro di pace, sicurezza e prosperità per tutti i popoli della regione, riconoscendo il diritto all’autodeterminazione e alla coesistenza pacifica.
La mozione riflette un desiderio profondo di giustizia e di solidarietà, auspicando un cambiamento radicale nelle dinamiche del conflitto, che superi la spirale di violenza e apra la strada a un dialogo costruttivo e a una soluzione duratura.