Il Molise si distingue nel panorama nazionale per un’aderenza significativamente alta alla prevenzione del cancro cervicale, un indicatore cruciale per la salute pubblica femminile.
I recenti dati 2023-2024, raccolti dal sistema di sorveglianza “Passi” dell’Istituto Superiore di Sanità, rivelano che quasi otto donne molisane su dieci (una percentuale del 79,1%) rientranti nella fascia d’età tra i 25 e i 64 anni – l’età raccomandata per lo screening – si sottopongono regolarmente a test diagnostici, che siano Pap test o test HPV.
Questo dato supera la media nazionale del 77,7%, suggerendo un’elevata consapevolezza e una proattività delle donne molisane nella cura della propria salute riproduttiva.
Tuttavia, l’analisi più approfondita dei dati evidenzia una peculiarità nel modo in cui queste donne accedono alla prevenzione.
Sebbene l’adesione complessiva sia incoraggiante, l’utilizzo dei programmi di screening organizzati, promossi e finanziati dal Servizio Sanitario Nazionale, risulta inferiore alla media italiana.
Solo il 36% delle donne molisane sceglie questa via, un dato che colloca la regione al di sotto del valore nazionale del 46,8%.
Questa discrepanza suggerisce una tendenza interessante: un numero considerevole di donne preferisce rivolgersi ai propri medici di base o a strutture private per effettuare lo screening in maniera autonoma e spontanea.
Infatti, il 43% delle donne molisane sottoponendosi a screening agisce in maniera indipendente, una percentuale notevolmente superiore alla media nazionale del 30,7%.
Questa preferenza per l’iniziativa personale potrebbe riflettere diversi fattori: una maggiore fiducia nel proprio medico curante, una ricerca di maggiore flessibilità negli orari degli appuntamenti, o forse, in alcuni casi, una percezione di una maggiore rapidità e accessibilità nelle strutture private.
È tuttavia importante sottolineare che i programmi di screening organizzati offrono importanti garanzie in termini di standardizzazione delle procedure, competenza del personale e gestione dei risultati, aspetti cruciali per una diagnosi precoce e accurata.
Comprendere le motivazioni che guidano le scelte delle donne molisane, sia che si affidino ai programmi organizzati o che agiscano in maniera autonoma, è fondamentale per ottimizzare le strategie di prevenzione e garantire che ogni donna abbia accesso a un percorso di screening adeguato e personalizzato.
Un’analisi più dettagliata delle caratteristiche socio-demografiche delle donne che scelgono ciascuna modalità di screening potrebbe fornire ulteriori spunti per migliorare l’efficacia delle politiche di salute pubblica e promuovere una cultura della prevenzione ancora più radicata nel territorio molisano.