lunedì 22 Settembre 2025
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Molisani: meno bici, più camminano. Un paradosso da sfruttare.

I dati recenti, derivanti dalla sorveglianza “Passi” dell’Istituto Superiore di Sanità per il biennio 2023-2024, delineano un quadro interessante, e in parte sorprendente, delle abitudini di mobilità dei molisani, rivelando un apparente paradosso tra la scarsa propensione all’uso della bicicletta e una notevole attività fisica legata a forme di mobilità attiva.
L’analisi, che si confronta con i dati del biennio precedente (2022-2023), evidenzia una lieve, seppur costante, diminuzione (-0,3%) nell’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti quotidiani.

Questa tendenza colloca il Molise, con una percentuale di soli 3,4% di residenti tra i 18 e i 69 anni che dichiarano di ricorrere alla bici, al gradino più basso della classifica nazionale, ben al di sotto della media italiana che si assesta intorno al 10,1%.
Questo dato solleva interrogativi sulle barriere infrastrutturali, culturali e sociali che potrebbero disincentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto abituale nella regione.
Potrebbero essere in gioco fattori come la morfologia del territorio, spesso montuosa e impervia, la carenza di piste ciclabili adeguate e sicure, o semplicemente una cultura di mobilità radicata nell’uso dell’auto privata.

Tuttavia, il quadro complessivo si fa più complesso e positivo quando si considera l’attività fisica generata dalla mobilità attiva in altre forme.

Il dato relativo agli spostamenti a piedi è particolarmente significativo: il 47,6% dei molisani intervistati dichiara di camminare regolarmente, superando ampiamente la media nazionale del 38,6%.

Questo suggerisce un forte legame con la tradizione di spostamenti a piedi, magari legato alle caratteristiche dei centri abitati o a una maggiore propensione a integrare l’attività fisica nella routine quotidiana.
Ancor più rilevante è il dato che indica che il 48,2% della popolazione molisana risulta fisicamente attivo grazie alla sola mobilità attiva, che include camminare e, in misura minore, utilizzare la bicicletta.
Questo valore, superiore alla media nazionale (41,8%), indica una sensibilizzazione, seppur parziale, verso l’importanza dell’attività fisica e un potenziale interesse per alternative più sostenibili rispetto all’auto, che potrebbe essere stimolato con politiche mirate.
L’insieme di questi dati suggerisce che, pur rimanendo indietro nell’adozione della bicicletta come mezzo di trasporto primario, il Molise presenta un potenziale inespresso.

Promuovere l’uso della bicicletta, attraverso investimenti in infrastrutture dedicate e campagne di sensibilizzazione, potrebbe non solo migliorare la salute pubblica e ridurre l’impatto ambientale, ma anche contribuire a rafforzare l’identità locale e a valorizzare il patrimonio paesaggistico, integrandola con l’apprezzamento per i camminamenti, elemento già fortemente radicato nel tessuto sociale regionale.
È cruciale, quindi, interpretare questi numeri non come un fallimento, ma come un punto di partenza per interventi strategici volti a incentivare una mobilità più sana, sostenibile e inclusiva.

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