Molise, Abruzzo e Lazio uniti per salvare l’orso marsicano.

La Regione Molise, fulcro di un territorio cruciale per la conservazione di una delle popolazioni di orso bruno più a rischio al mondo, ha formalizzato un accordo programmatico con le regioni confinanti di Abruzzo e Lazio, in un atto di collaborazione interregionale di rilevanza ecologica.
Questo strumento negoziale, recentemente approvato dalla Giunta regionale molisana, coinvolge un ampio spettro di enti e istituzioni, estendendosi ben oltre i confini amministrativi regionali per abbracciare il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM) e il Parco Nazionale della Maiella, entrambi custodi di habitat vitali per l’orso marsicano.

A questa rete di soggetti si aggiungono le forze dell’ordine specializzate – Carabinieri Forestali, ambientali e agroalimentari – e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, riconoscendo la complessità e la portata nazionale della sfida.
L’accordo, lungi dall’essere una mera formalità burocratica, rappresenta un impegno condiviso a rafforzare la strategia di tutela dell’orso marsicano, delineando un quadro operativo integrato.

Il suo scopo principale è la salvaguardia e l’incremento sostenibile della popolazione di orsi, con l’obiettivo di superare le attuali criticità demografiche e genetiche.
Questo implica non solo la protezione dell’habitat esistente, ma anche l’identificazione e la creazione di corridoi ecologici che favoriscano la dispersione degli individui e l’espansione del loro areale vitale.

L’approccio scelto si fonda sulla condivisione delle responsabilità e delle competenze.
Ogni ente firmatario si impegna ad agire in sinergia, coordinando le proprie azioni e risorse per massimizzare l’efficacia degli interventi.
Ciò comprende attività di monitoraggio genetico e demografico, prevenzione e gestione dei conflitti uomo-orso, ricerca scientifica finalizzata a una migliore comprensione della biologia e dell’ecologia della specie, e sensibilizzazione del pubblico locale.
Il documento programmatico sottolinea, inoltre, l’importanza di una gestione adattativa, basata su dati scientifici aggiornati e flessibile nei confronti delle mutate condizioni ambientali e socio-economiche.
La tutela dell’orso marsicano non può essere concepita come un’azione isolata, ma come parte integrante di una più ampia strategia di conservazione della biodiversità e di sviluppo sostenibile del territorio appenninico.

L’accordo mira a costruire un futuro in cui l’orso bruno, simbolo di un ecosistema fragile e prezioso, possa prosperare in armonia con le comunità locali.

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